martedì - 23 Aprile - 2024

Cataratta: oggi si esegue con il laser, la vista ritorna normale 12 ore dopo

 

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La cataratta è la progressiva opacizzazione del cristallino, una lente biconvessa, grande il doppio di una lenticchia, situata all’interno del nostro occhio, appena dietro all’iride.

La cataratta è la principale causa di cecità trattabile presente in tutti i paesi del mondo e colpisce soprattutto persone sopra i 60 anni.

Oltre i 65 anni, circa la metà della popolazione sviluppa una cataratta e dai 75 anni in su’ la percentuale raggiunge il 90%.

La cataratta senile si sviluppa lentamente senza dare sensazioni spiacevoli, molto spesso chi ne è affetto non se ne rende conto fino a quando non incontra difficoltà visive o la necessità di cambiare frequentemente gli occhiali.

Al contrario di quanto talvolta si pensi, la cataratta non è un velo che scende sopra l’occhio, ma è una progressiva ossidazione, disidratazione, inspessimento ed opacizzazione del nostro cristallino.

La luce e le immagini  raggiungono la retina con difficoltà dopo essere state diffratte e distorte.

Nella maggior parte dei casi la prima diagnosi viene fatta in modo casuale al momento del rinnovo per la patente di guida o durante un esame della vista da parte di un ottico o di un oftalmologo.

Cataratta, diagnosticarla subito si può

E’ importante diagnosticare in tempo la presenza di una cataratta per evitare che questa progredisca troppo diventando più opaca e dura così da rendere più complicato e difficile l’intervento chirurgico.

Il paziente deve rendersi conto che l’evoluzione della cataratta è un processo continuo ed inarrestabile e che deve perciò consigliarsi con il proprio specialista per decidere insieme il momento migliore per l’intervento.

Il chirurgo con l’aiuto di una serie di test e di dati tecnici estrapolati da specifiche apparecchiature, sceglie il tipo di intervento più adatto, la lente intraoculare adeguata per i vostri occhi ed il grado di correzione ottica da ottenere dopo l’intervento.

Laser: da oggi la cataratta si elimina così

L’intervento laser per la cataratta è una recente innovazione nella chirurgia . Prima del 2012 infatti, la cataratta si rimuoveva in alcuni casi ancora tramite l’ausilio di tecniche che implicavano l’utilizzo di strumenti quali bisturi e pinze. Ciò era dovuto in parte anche al fatto che l’apprendimento dell’utilizzo di tecniche più avanzate richiedeva molto tempo ed esperienza sul campo. L’intervento di cataratta oggi, grazie anche all’introduzione del laser, è notevolmente più preciso ed indolore.

La tecnica più diffusa per il trattamento della Cataratta è la Facoemulsificazione, che consiste nell’aspirazione della cataratta tramite ultrasuoni. Ad oggi oltre il 90% degli interventi di cataratta si esegue con la tecnica della Facoemulsificazione.

Un’altra tecnica utilizzata per rimuovere la cataratta è quella che sfrutta il laser al Femtosecondo. Quest’ultimo si utilizza per l’esecuzione di alcune fasi dell’intervento.

L’intervento di Facoemulsificazione rimane però ad oggi il gold standard per la chirurgia della cataratta, ma non è da escludere che sviluppi ulteriori del Laser  renderanno probabilmente quest’ultima metodica più diffusa in futuro.

Alla rimozione della Cataratta segue la sotituzione del cristallino naturale con uno artificiale, o lente intraoculare (IOL).

A prescindere dal metodo utilizzato però, oggi l’intervento di cataratta è comunque considerato meno invasivo. L’intervento di cataratta si conclude senza sutura e la ferita chirurgica è di circa 2-3 millimetri. La durata dell’operazione è variabile, ma può consistere anche in soli 10 minuti.

Tornare a vedere dopo poche ore dall’intervento si può!

Dopo l’intervento di cataratta il recupero della vista è di solito molto rapido: dopo dodici ora la vista ritorna quasi limpida, ma per la totale ripresa visiva al 100% bisogna attendere circa uno, due giorni.

La prima visita di controllo sarà effettuata il giorno successivo all’intervento.

Il paziente a casa da solo o aiutato dai suoi familiari, dovrà istillare 4 volte al dì delle gocce di collirio antibiotico nell’occhio operato per 2/4 settimane.

L’occhio non deve essere compresso nè lavato. Dopo le medicazioni si potranno indossare degli occhiali preferibilmente scuri per una settimana a scopo protettivo. Durante il sonno, notturno o diurno, e per una settimana dovrà essere applicata un’apposita protezione in plastica.

Le luci possono sembrare allungate con degli aloni intorno. Il paziente appena dimesso può camminare, chinarsi con una certa prudenza, non sollevare pesi eccessivi, usare scale, vedere la televisione, lavarsi i denti, pettinarsi, radersi.

Può fare il bagno già il giorno dell’intervento, per la doccia con lavaggio dei capelli è consigliabile attendere almeno qualche giorno. Nel lavare il viso evitare di toccare e comprimere la regione oculare.

E’ da evitare per almeno 15 giorni la cosmesi ed il trucco perioculare.

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