martedì - 15 Ottobre - 2024

Papa Francesco ha regalato per Pasqua 1.200 dosi di vaccino anti Covid ai poveri

Papa Francesco torna a far parlare di sè e del suo gran cuore.

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In occasione della Pasqua donerà 1.200 dosi di vaccino anti Covid ad altrettanti poveri di Roma. La somministrazione del siero di Pfizer-BioNtech avverrà nel corso della settimana santa nella struttura appositamente adibita all’interno dell’Aula Paolo VI in Vaticano: “Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi”.

Inoltre, rende noto l’Elemosineria Apostolica, “per continuare a condividere il miracolo della carità verso i fratelli più vulnerabili, e dare loro la possibilità di accedere a questo diritto”, sarà possibile effettuare una donazione online per un “vaccino sospeso”, sul conto della carità del Papa gestito dalla stessa Elemosineria Apostolica.

La somministrazione avverrà nella struttura appositamente adibita all’interno dell’Aula Paolo VI in Vaticano, e sarà usato lo stesso vaccino somministrato al Pontefice e ai dipendenti della Santa Sede. I medici e gli operatori sanitari impiegati saranno i volontari che operano stabilmente nell’ambulatorio «Madre di Misericordia», sotto il colonnato del Bernini, i dipendenti della Direzione di Sanità ed Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e i volontari dell’Istituto di Medicina solidale e dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani.

Non è la prima volta che il Pontefice aiuta le categorie più disagiate durante questa fase della pandemia. Nel mese di gennaio scorso, quando è iniziata in Vaticano la campagna vaccinale anti-Covid19, lo stesso Bergoglio ha voluto che tra le prime persone vaccinate ci fossero oltre venticinque poveri, in gran parte senza fissa dimora, che vivono intorno a San Pietro e che quotidianamente vengono assistiti e accolti dalle strutture di assistenza e residenza dell’Elemosineria Apostolica.

Papa Francesco da mesi sta rivolgendo appelli ai potenti della terra affinché non vengano esclusi dalla vaccinazione anti Covid i più poveri. “Chiedo a tutti: ai responsabili degli Stati, alle imprese, agli organismi internazionali, di promuovere la cooperazione e non la concorrenza, e di cercare una soluzione per tutti: vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi!”. “Di fronte a una sfida che non conosce confini, non si possono erigere barriere. Siamo tutti sulla stessa barca”, aveva detto nel suo messaggio di Natale.

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