sabato - 27 Luglio - 2024

L’infarto silenzioso: saperlo riconoscere e salvarsi anche quando si è da soli

Sono le donne ad avere meno possibilità di sopravvivenza

Arriva all’improvviso, senza avvisaglie, in modo silenzioso e inaspettato. Stiamo parlando dell’infarto silente che aumenta il rischio di morire in modo considerevole perché il paziente in ottima salute, è ignaro di ciò che sta succedendo.

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L’infarto silenzioso “sfugge”a qualsiasi controllo, infatti, nessuna visita o elettrocardiogramma può preannunciare questo black-out del cuore.

Gli studi

Secondo le ricerche pubblicate sulla rivista Circulation, condotte dal dottor Soliman presso il Wake Forest Medical Center, su un campione di 9500 persone tenute sotto controllo per oltre 9 anni, è emerso che il 45 % di coloro che avevano avuto un infarto, era appunto silente, asintomatico.

Chi ha un maggiore rischio

I dati confermano che ad essere colpiti sono maggiormente gli uomini ma questi hanno maggiori speranze di vita. Le donne sono meno colpite ma per loro si triplica il rischio di morte.

Può succedere a qualsiasi età e le categorie a maggior rischio sono: i fumatori, chi è in sovrappeso, chi ha problemi di diabete, di pressione alta, di colesterolo, chi è sedentario e gli alcolisti.

Per le donne aumenta la possibilità d’infarto oltre i 45-50 anni, quando entrano in menopausa; colpa degli ormoni femminili che non garantiscono più un’adeguata protezione sul sistema cardiocircolatorio.

Sono tutti fattori su cui si può intervenire per prevenire quanto possibile.

I sintomi da non sottovalutare

L’infarto silente come già detto non dà sintomi ma alcune volte, ad esso si susseguono una serie di altri infarti del miocardio con sintomi specifici e in questo caso le avvisaglie tra uomini e donne sono diverse. Vediamoli insieme.

Nell’uomo i campanelli d’allarme sono rappresentati da:

  • Dolore avvertito nella zona centrale del petto
  • Dolore al braccio sinistro
  • Costrizione
  • Dolore alla parte alta dell’addome
  • Vomito
  • Vertigini
  • Battito cardiaco irregolare
  • Sudorazione fredda
  • Malessere generale
Nella donna invece si aggiungono:

  • Difficoltà a respirare
  • Dolore alla schiena
  • Dolore al collo e alle spalle
  • Forte nausea
  • Capogiri
  • Stanchezza estrema
Come comportarsi in caso d’infarto

La tempestività è un fattore primario e va immediatamente avvertito il 118 nel caso in cui si iniziano a manifestare i primi sintomi oppure se si percepisce una sensazione di malessere insolita.

Passo successivo è sdraiarsi sulla schiena e porre le gambe in posizione rialzata. Respirare profondamente e mantenere la calma.

Se si riesce, è importante masticare o ingoiare un’aspirina da 325 mg senza rivestimento gastrointestinale. Essa inibisce l’azione delle piastrine e quindi impedisce la formazione di coaguli. Evitare di bere e mangiare e attendere i soccorsi.

L’infarto non conosce età, sesso, posizione sociale, cultura religiosa; condurre uno stile di vita sano è fondamentale. Per evitare l’evento drammatico l’unica possibilità è rappresentata dalla prevenzione.

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