giovedì - 18 Aprile - 2024

Molti utilizzano male le mascherine: ecco 5 errori da non commettere mai se non vuoi contagiarti

Quante volte vi è venuto il dubbio che certe mascherine andrebbero buttate dopo l’utilizzo oppure sanificate? Quanto dureranno? Saranno tutte efficaci allo stesso modo? Scopriamo 5 regole da tenere in considerazione sempre!

Quali sono gli errori più frequenti legati all’uso delle mascherine? Quali dispositivi di protezione possono essere riutilizzati? E come fare a sanificarli? Purtroppo da un sondaggio internazionale è emerso è gli italiani, più dei francesi, dei tedeschi e degli spagnoli, utilizzano male la mascherina, rischiando di contagiarsi a causa di un uso improprio.

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Regola numero 1

La mascherina va messa e va tolta solo dopo essersi lavati le mani, ma pochi lo fanno, rischiando di contaminare con le dita il dispositivo.

Prima di indossare la mascherina

-lavare le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi o eseguire l’igiene delle mani con soluzione alcolica per almeno 20-30 secondi;

-indossare la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci e avendo cura di non toccare la parte interna;

-posizionare correttamente la mascherina facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento;

-accertarsi di averla indossata nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parta colorata è quella esterna);

Durante l’uso 

-se si deve spostare la mascherina manipolarla sempre utilizzando gli elastici o i legacci;

-se durante l’uso si tocca la mascherina, si deve ripetere l’igiene delle mani;

-non riporre la mascherina in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani;
Quando si rimuove

-manipolare la mascherina utilizzando sempre gli elastici o i legacci;
lavare le mani con acqua e sapone o eseguire l’igiene delle mani con una soluzione alcolica;

Regola numero 2

Indossare la mascherina non significa poter stare a meno di un metro di distanza da un ultra persona. Ricordiamo che qualsiasi mascherina non protegge al 100%.

Regola numero 3

Come ha spiegato l’Organizzazione mondiale della Sanità tenere le mascherine sotto al mento quando non le si indossa sul volto, porta a raccogliere molta sporcizia e sudore e non è di certo consigliato tornare a respirarci dentro. Mai indossarla sotto il mento o peggio ancora, appesa al polso.

Regola numero 4

La mascherina non va messa in borsa o in tasca durante il suo inutilizzo, ma riposta in una bustina di plastica o di carta per evitare contaminazioni. È bene ricordare che più si frequentano luoghi affollati più il dispositivo di protezione si può contaminare.

Regola numero 5

È possibile lavare le mascherine di comunità se fatte con materiali che resistono al lavaggio a 60 gradi. Le mascherine di comunità commerciali sono monouso o sono lavabili se sulla confezione si riportano indicazioni che possono includere anche il numero di lavaggi consentito senza che questo diminuisca la loro performance.

Quanto durano le mascherine chirurgiche

Le mascherine chirurgiche devono garantire una adeguata barriera per naso e bocca, devono essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili e che non rendano difficoltosa la respirazione. Devono aderire al viso coprendo dal mento al naso garantendo allo stesso tempo confort.

Secondo il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, le mascherine chirurgiche – che sono quelle che vanno per la maggiore – sono “efficaci due, massimo sei ore, ma ad oggi non ci sono strumenti e metodologie che ne garantiscano il riutilizzo con le stesse performance”. Va poi ricordato che si tratta di mascherine sostanzialmente monouso e dunque non ne è consigliato “neppure il ricondizionamento mentre può essere preso in considerazione l’uso prolungato”.

Mascherine Ffp2: istruzioni per l’uso

Negli ambienti più affollati, come quelli di un supermercato o un treno, un bus, è opportuno indossare le ffp2 e andrebbero indossate per un massimo di 7-8 ore consecutive per poi essere sostituite. Secondo il gruppo San Donato tra i dispositivi Ffp1, Ffp1 e Ffp3 ne esistono anche alcuni riutilizzabili (identificabili dalla lettera R), mentre quelli non riutilizzabili sono catalogati con la sigla NR.

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