sabato - 20 Aprile - 2024

L’Agenzia del Farmaco dà il via libera alla chemioterapia da assumere in compresse: meno tossicità, buona risposta immunitaria e pochi effetti collaterali

Novità per i malati oncologici: è approvata in via definitiva, dall’Agenzia del Farmaco AIFA, la chemioterapia da somministrare in compresse in dosi giornaliere e settimanale: meno tossicità, buona risposta immunitaria e pochi effetti collaterali. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Chi sta combattendo un tumore, probabilmente è già al corrente della nuova somministrazione della chemioterapia in compresse che attualmente è anche totalmente rimborsabile. Questo rappresenta un grosso passo avanti per la tranquillità dei malati oncologici che possono effettuare comodamente da casa la chemio senza recarsi in ospedali o cliniche e attendere la somministrazione del farmaco per via endovenosa.

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Pertanto l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nell’ultimo aggiornamento della Legge 648/96, haautorizzato la piena rimborsabilità di un medicinale usato nel trattamento, con somministrazione settimanale frazionata per la cura dei tumori.

Si tratta, rilevano gli oncologi, di una vera e propria apertura alla cosiddetta chemioterapia metronomica, ovvero un’innovativa strategia che prevede una terapia orale a basse dosi con una frequenza che va dal quotidiano alle due/tre volte a settimana.

Farmaco chemioterapico rimborsabile: la novità

Inoltre questo farmaco sarà totalmente a carico del SSN pertanto la molecola vinorelbina orale utilizzata per il tumore al seno e al polmone, sarà completamente gratuita.

Marina Cazzaniga, direttore del Centro di Ricerca di Fase I – ASST Monza afferma:«È una rivoluzione attesa da tempo, sia dai clinici che dai pazienti. La metronomica è una chemioterapia ampiamente diffusa nella pratica clinica ma oggi, supportata da numerosi dati di letteratura, entra a pieno titolo in decine di centri oncologici. Il recepimento da parte di AIFA rappresenta un enorme passo avanti»

La terapia con vinorelbina orale metronomica, sottolinea inoltre Francesco Grossi, responsabile Oncologia Medica presso Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, «ci permette di offrire ai pazienti anziani o in condizioni generali non ottimali un trattamento efficace e poco tossico e consente in alcuni casi una prolungata stabilizzazione della malattia. In particolare ciò avviene in pazienti che hanno un tumore polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato».

L’efficacia di tale approccio è dimostrato in alcune forme di tumore al senopolmonelinfomineoplasie pediatriche e in molti casi di tumori in stadio avanzatoe può portare alla cronicizzazione della malattia. Senza contare, rilevano gli esperti, l’enorme risparmio economico che offre una terapia “a domicilio”.

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