venerdì - 26 Aprile - 2024

Udine: nonno deposita 596 lire e 70 centesimi ma dopo anni il nipote incassa 400 mila euro

Una bellissima sorpresa lasciata per un nipote davvero speciale: un nonno, durante i tempi in cui c’era la guerra, aveva depositato una misera cifra e oggi, suo nipote ne ha incassato una somma da non crederci!

Si tratta di un nonno e di un nipote in una vicenda che è terminata nel migliore dei modi, rendendo felice la famiglia. Il nonno di questo ragazzo “fortunato” negli anni Quaranta del Novecento (sono passati quasi ottanta anni) ha deciso di depositare un libretto nominativo facente parte dei risparmi e depositato allo storico Banco Di Napoli.

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Il nome di questa persona è Bonifacio Savio e mise in banca circa 590 lire e 70 centesimi: ad oggi si tratta di una cifra che fa girare la testa visto l’importo. Già all’epoca, a metà del XX secolo, costituiva una somma di tutto rispetto considerato che era ancora il periodo della seconda guerra mondiale: correva l’anno 1942. Questa somma, frutto dei sacrifici di Savio, è ritornata utile per il proprio nipote e l’uomo aveva proprio pensato al futuro, per aiutare i figli e anche i nipoti. Un altro degli obiettivi era quello di comprare una casa con quella somma di denaro.

Il periodo complicato della guerra fece dimenticare al signor Savio i suoi risparmi portati al banco di Napoli. Sono passati molti anni, ma il caso ha voluto che il nipote Claudio abbia ritrovato in uno dei cassetti del nonno, questo famoso libretto. Di conseguenza il giovane Claudio ha deciso di informare della situazione il nonno: Savio ha affidato il compito di risolvere la situazione al nipote.

Claudio si è affidato a un avvocato per procedere con la richiesta alla banca di procedere con la chiusura del libretto e la conseguente restituzione della somma. Il legale della famiglia che si è occupato del caso ha avuto un confronto con la banca presso la quale erano depositate le famose 596 lire e 70 centesimi.

In seguito agli scontri e ai calcoli effettuati dalla banca, si trasse la conclusione che l’ente doveva versare una somma pari alla cifra di 400mila euro. Dunque una storia che si è conclusa nel migliore dei modi e di questa somma potrà godere l’intera famiglia di Savio, dopo che ne era rimasto ignaro per circa 77 anni.

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