venerdì - 19 Aprile - 2024

Consumare troppi farmaci può mettere a repentaglio la nostra salute.

Sono sempre di più i farmaci che vengono prescritti secondo un’Indagine dell’AIFA. Siamo sicuri che non ci siano effetti nocivi sulla salute? Scopriamolo!

Sono tanti i farmaci che assumiamo tutti i giorni, troppi, alcuni potrebbero essere evitati. Sempre con più facilità i medici prescrivono medicine per alleviare i malesseri anche più banali con il rischio che ciascuno è costretto ad assumere durante il giorno, ad orari e con le modalità più svariate, molti farmaci contemporaneamente.

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Ci sono per tutte le necessità e in tutte le versioni: compresse, confetti, masticabili, sublinguali, granulati, in gomme da masticare, in sciroppi, solubili e non, sospensioni, emulsioni, creme, lozioni, supposte, clisteri, cerotti, ovuli, iniettabili e spray.

Fino a qualche generazione fa, nel Dopoguerra, quando si parlava di medicine, al massimo si potevano citare pasticche, sciroppi e supposte. Punto. Per il resto esisteva il fai-da-te che si basava su secoli di tradizioni, usi, costumi tramandati, impacchi naturali, suffumigi.

Secondo uno studio condotto da dall’Università di Aston, assumere troppi farmaci è davvero molto pericoloso.

Ci sono stati 5.700 morti in Inghilterra negli anni precedenti causati da un mix di farmaci, dal loro uso scorretto. Purtroppo con l’aumentare dell’età crescono le patologie e gli anziani arrivano ad assumere davvero troppi medicinali.

L’agenzia italiana del farmaco (AIFA), riferisce che gli italiani fanno uso di medicinali giornalmente in modo esagerato e si sono incrementate le dosi giornaliere di antidepressivi. Un vero spreco-afferma l’Agenzia- sono calati gli usi degli antibiotici ma è ancora alto rispetto al resto d’Europa.

Mediamente, ogni italiano assume 1.6 dosi di farmaco a testa, bambini compresi.

I farmaci più consumati sono quelli per il sistema cardio-vascolare, seguono i farmaci gastrointestinali, antidepressivi e per l’apparato respiratorio.

Le conseguenze dannose dei farmaci

In generale ogni farmaco andrebbe utilizzato uno per volta o comunque a distanza uno dall’altro per evitare interazioni e rischi.

Una delle conseguenze di maggiore rilievo è il danno epatico, la sofferenza del fegato che può essere momentanea o perdurare nel tempo con effetti distruttivi. Si manifestano perciò miopatie, nefropatie, squilibri elettrolitici, sanguinamenti intestinali, squilibri del ritmo cardiaco.

Tra le conseguenze fisiologiche legate all’abuso di farmaci, si riscontrano con frequenza stati tossici, secchezza delle fauci, disturbi motori, tremori, disfunzioni sessuali, problemi respiratori, disturbi alimentari e problemi cardio- respiratori.

Il consumo ripetuto di farmaci può causare inoltre bruciori a livello gastrico, irritazioni, ulcere.

Se associati inoltre, i farmaci all’alcool, possono esserci effetti letali.

Un dato importante afferma che a lungo andare, si crea dipendenza da sostanze chimiche e ciò è davvero preoccupante.

Analizzando i dati emessi dall’AIFA, è il sud ad avere il primato per il consumo di farmaci, in particolare la Sicilia.

I dati e l’età

A consumare più medicinali purtroppo sono i bambini e gli anziani. Troppi antibiotici prescritti da pediatri e medici di base per l’influenza, per alleviare i mali di stagione. Farmaci presi inutilmente visto che l’influenza è causata da virus invece gli antibiotici agiscono sui batteri.

Fare terapia inutile significa terapia che aumenta i rischi e il nostro corpo arriva ad intossicarsi, ad ammalarsi, ad indebolirsi e autodistruggersi.

I farmaci vanno presi sono se strettamente necessari, devono avere effetto curativo e non farci ammalare.

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