martedì - 16 Aprile - 2024

Pensioni di invalidità raddoppiate: i dettagli su aumenti e per chi

Giorgia Meloni è la prima a festeggiare questo grande traguardo: aumentare la pensione di invalidità.

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La notizia sugli assegni pensionistici è ufficiale. La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento sottoscritto da tutti i capigruppo in commissione e a prima firma Giorgia Meloni, che crea un fondo ad hoc per gli aumenti degli assegni d’invalidità al 100%. A tal fine viene previsto un fondo con uno stanziamento di 46 milioni di euro per il 2020.

Approvato emendamento di Fratelli d’Italia per adeguare le PENSIONI di invalidita’ oggi vergognosamente ferme a 285 euro anche per gli invalidi totali. Grazie alla nostra insistenza tutte le forze politiche hanno accettato di sostenere e sottoscrivere il nostro emendamento per istituire un apposito fondo nel Decreto Rilancio che il Governo dovra’ utilizzare (e alimentare) per portare le PENSIONI degli invalidi totali ad almeno 516 euro.

Non abbasseremo la guardia finche’ questa battaglia di civilta’ non sara’ tramutata dal Governo in atti concreti“, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Andiamo a ricostruire come si è arrivati alla decisione di oggi che poterà all’aumento del 100% per le pensioni di invalidità.

Pensioni raddoppiate: assegni pensionistici di invalidità, i dettagli su aumenti e per chi.

Le pensioni di invalidità aumentate essendo i 286,81 euro al mese anticostituzionali come ha stabilito la Corte Costituzionale, che ha considerato come l’assegno per gli invalidi totali (di cui parla la legge 118 del 1971) sia «manifestamente inadeguato a garantire a persone totalmente inabili al lavoro i mezzi necessari per vivere e perciò violi il diritto riconosciuto dall’articolo 38 della Costituzione, secondo cui ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale».

Gli assegni pensionistici per invalidità totale passeranno a 516,46 euro al mese. Secondo l’attuale legge l’invalido prende 13 mensilità da 286,81 euro, fino al raggiungimento di un limite annuo di reddito personale di 16 mila 982,49 euro. La legge stabilisce poi che al sessantesimo anno di età l’assegno aumenta da 286,81 euro a 516,46 euro per i sette anni successivi.

Secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, tutti i disabili gravi hanno diritto a 516,46 euro a prescindere dall’età: la differenza tra le fasce 18-59 e 60-67 anni sparirà.

Va sottolineato che la pronuncia delle Corte Costituzionale sugli assegni di invalidità non ha retroattivo e dovrà essere applicata a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale. L’Inps è dunque in attesa di disposizioni in merito. La Consulta ha fatto sapere che resta ferma «la possibilità per il legislatore di rimodulare la disciplina delle misure assistenziali vigenti, purché idonee a garantire agli invalidi civili totali l’effettività dei diritti loro riconosciuti dalla Costituzione». In ogni caso, i tempi dovrebbero essere brevi.

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