Lucca: una neonata di 40 giorni è andata in arresto cardiocircolatorio dopo che qualcuno (presumibilmente sua madre) le ha somministrato il metadone.
Ricordiamo che il metadone si usa per alleviare il dolore grave negli individui che hanno necessità di prendere antidolorifici 24 ore su 24 e che non possono assumere altri medicinali.
Si usa anche per prevenire i sintomi dell’astinenza nelle persone che cercano di disintossicarsi da droghe oppiacee. Si tratta di un narcotico. Agisce modulando la reazione del cervello e del sistema nervoso al dolore
Gli investigatori hanno stretto il cerchio su una ragazza e per lei sono gravi le accuse.
Il fatto è accaduto a Lucca, dove la locale Procura ha aperto un fascicolo nei confronti della donna.
Lucca: dà il metadone alla figlia neonata. Madre indagata
Si tratta di una giovane madre. Dopo avere dato il metadone alla figlia, quest’ultima si è accorta delle difficoltà incontro alle quali stava andando incontro la neonata. Così ha chiesto aiuto ai soccorritori medici del 118 dopo avere raggiunto il locale pronto soccorso. Adesso la bimba risulta ricoverata in ospedale a Pisa.
Attualmente la neonata non è più in pericolo di vita ma i medici attendono l’esito degli esami per capire se avrà danni a livello neurologico. Cosa che la condizionerebbe eventualmente per il resto della sua esistenza.
I genitori hanno riferito di avere trovato la loro figlioletta nella sua culla, con in corso già delle evidenti problematiche nella respirazione.
Dall’indagine tossicologica è emerso che nel sangue della neonata vi era anche della cocaina. Da una prima ipotesi, si pensa che madre volesse avvelenare la neonata visto che le tratte di sostanze stupefacenti non potevano passare attraverso il latte materno, in quanto la donna non ha mai allattato.