<h6><em>Le negano il taglio cesareo perchè non erano disponibili anestesisti nell&#8217;ospedale e il bimbo muore. Aperte le indagini</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-9070" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/10/iStock-1177642074.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>La storia che stiamo per raccontarvi accade a <strong>Vibo Valentia</strong>, dove una donna di 32 ha vissuto una tragica vicenda, nel periodo che invece, sarebbe stato il più bello della sua vita: la nascita di suo figlio.</p>
<p>Le avevano detto che l&#8217;avrebbero chiamata per un <strong>parto cesareo programmato poichè non vi erano i presupposti per un parto naturale</strong>, ma quando si è presentata in ospedale ha scoperto che il figlio che portava in grembo era morto.</p>
<p>Mercoledì mattina la gestante si è presentata in ospedale per chiedere informazioni circa la data e l&#8217;ora in cui avrebbe effettuato il cesareo, anche perchè era molto imminente il parto. I medici le riferiscono che doveva attendere perchè non c&#8217;erano anestesisti disponibili. Accade il peggio. Il bimbo muore in quelle ore. Il ministero della Salute ha inviato gli ispettori.</p>
<h6><strong>La storia e la malasanità</strong></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-9071" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/10/iStock-1163253194.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>La 32enne era arrivata alla fase finale della gravidanza essendo alla <strong>37esima settimana</strong> di gestazione. Il controllo a cui si era sottoposta la donna, e dal quale non erano emerse anomalie, era stato effettuato il 26 settembre. La gestante, alla quale era stato detto che a giorni sarebbe stata chiamata per effettuare il cesareo, non aveva però ricevuto più notizie.</p>
<p><strong>Era dal 26 Settembre che questa donna non riceveva più notizie dall&#8217;ospedale! Com&#8217;è possibile? Questa la possiamo chiamare malasanità? Direi di si.</strong></p>
<p>I familiari hanno riferito che durante un controllo <strong>non erano emerse anomalie</strong>: fino al giorno precedente, il feto aveva infatti dato segni di vita. Poi la tragedia. Situazione che ha provocato la reazione del marito, il quale è <strong>andato in escandescenza</strong> mandando in frantumi, con un pugno, la vetrata della porta d&#8217;ingresso del reparto.</p>
<p>L&#8217;Azienda sanitaria di Vibo Valentia ha disposto <strong>un&#8217;ispezione interna</strong>. In un comunicato ufficiale dell&#8217;ospedale riferiscono i medici che, dopo gli esami di routine, la donna e il bambino stavano bene pertanto, si sarebbe attesa la 39esima settimana per effettuare il taglio cesareo.</p>
<p>Le indagini sono state aperte: una cosa risulta certa&#8230;la donna riferiva che i medici stessi si erano scusati con lei del fatto che non vi erano anestesisti disponibili per effettuare il cesareo.</p>