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<h6><em>Ti svegli spesso con la strana sensazione di avere le &#8220;ossa rotte&#8221; nonostante hai dormito a sufficienza e su un letto comodo? Ciò non deriva da una cattiva postura mentre si dorme e nè dal cuscino. Le cause sono altre. Scopriamole.</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-11628" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/11/iStock-1127272650.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Ti sei appena svegliato e ti sei sentito &#8220;con le ossa rotte&#8221;?</p>
<p>,Non preoccuparti, non sei l&#8217;nico. Moltissime persone sperimentano questa cattiva sensazione magari dopo aver dormito mezz&#8217;ora o un&#8217;ora in più, anche dopo il risveglio notturno.</p>
<p>No si tratta di cattiva posizione a letto o del cuscino scomodo, nè tanto meno di sintomi influenzali che ti fanno sentire &#8220;spezzato&#8221;. Secondo Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, fondatore del sito &#8220;L&#8217;Altra Riabilitazione&#8221;, c&#8217;è una spiegazione a questo fenomeno.</p>
<p>&#8220;<em>Il problema è a monte, ma molti non riescono a capacitarsene</em> &#8211; ha spiegato ad HuffPost -.<em> Se non avessimo rigidità o muscolatura contratta dormiremmo come degli angioletti anche nelle posizioni più strane&#8221;.</em></p>
<p>Il sito PopularScience ha recentemente pubblicato un articolo dal titolo &#8220;<em>Dovresti abituarti a dormire sulla schiena</em>&#8220;, ricordando che la posizione supina è la migliore: dormire a pancia in su avrebbe, secondo gli autori, ha l&#8217;effetto di allineare la colonna vertebrale, rallentando anche il battito cardiaco, che rimarrà, stando in questa posizione, costante. Chiapponi, però, è restio a conferire il merito di un sonno ristoratore alla posizione assunta: &#8220;<em>Non esiste una posizione ideale e giusta per tutti &#8211; ha affermato -. Quella che fa al caso nostro è, nella maggior parte dei casi, proprio quella che ci viene più spontanea&#8221;.</em></p>
<h6><strong>Dormire supini</strong></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-11631" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/11/iStock-1179790183.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>&#8220;<em>Anche se ogni corpo dovrebbe essere valutato come caso a sé stante, dormire sulla schiena ha sicuramente dei lati positivi. Quando dormiamo in questa posizione ci troviamo infatti in assenza di rotazioni vertebrali: ciò significa che la colonna vertebrale non è sollecitata in rotazione. Questa posizione è quindi ideale per chi ha sviluppato delle rigidità alle vertebre perché quando assumiamo un&#8217;altra posizione, ovvero siamo a pancia in giù o in rotazione, le stesse rigidità vengono stimolate e vanno ad infiammarsi</em>&#8220;.</p>
<p><strong> Vantaggi si o no?</strong></p>
<p>&#8220;<em>Dormire a pancia in su non può essere consigliato a prescindere a chiunque. Questo perché la posizione, se da una parte è consigliata per chi ha sviluppato rigidità alle vertebre, dall&#8217;altra mette in tensione alcuni muscoli che solitamente sono parecchio contratti, vale a dire la muscolatura della schiena e quella del collo. Queste muscolature risentono dello stress e delle tensioni emotive ed è per questo motivo che molte persone soffrono di dolori in queste zone del corpo&#8221;</em>.</p>
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<p><strong>Perché molti ritengono che dormire supini sia scomodo?</strong></p>
<p>&#8220;Le tensioni emotive, in moltissime persone, vanno ad &#8216;annidarsi&#8217; nella parte superiore del corpo, vale a dire nel collo e nelle spalle. Per loro, dormire sulla schiena è scomodo perché riaccende e infiamma queste rigidità. Soprattutto se lo stato di tensione è forte, è difficile rimanere in quella posizione. È lo stesso corpo che ce lo comunica e che sceglie la posizione più confortevole&#8221;.</p>
<p><strong>La posiziona giusta per dormire quindi è&#8230;</strong></p>
<p>&#8220;<em>Solitamente è quella che ci viene più spontanea! Il corpo non ci mantiene in una posizione che giudica fastidiosa e poco confortevole. Quando non gradisce, ci spinge a metterci in un altro modo per farci sentire più rilassati, per farci avvertire meno le tensioni e accompagnarci al sonno. Ma è una cosa soggettiva. Ecco perché una posizione che per me sarebbe &#8216;stranissima&#8217;, per un&#8217;altra persona potrebbe essere la più comoda del mondo: ognuno ha la propria</em>&#8220;.</p>
<p><strong>Quando ci svegliamo &#8220;con le ossa rotte&#8221;, dunque, di chi è la colpa?</strong></p>
<p>&#8220;<em>Non è né della posizione, né del materasso, né del cuscino: la colpa è della schiena, il problema è a monte. Evidentemente abbiamo qualche rigidità che ci infastidisce: rimanendo fermi per ore e ore durante la notte queste si infiammano e al mattino dopo ci sentiamo un po&#8217; doloranti. Molte persone lo notano nel fine settimana: quando dormono un&#8217;ora o due in più, si svegliano con qualche doloretto di troppo. Se, però, non avessimo alcuna tensione muscolare o rigidità potremmo dormire in qualunque modo e in qualunque posizione e non avvertiremmo alcun fastidio. I neonati, ad esempio, possono dormire nelle posizioni più strane per ore e ore perché hanno un&#8217;elevata elasticità. Crescendo, invece, questa elasticità si perde e lascia spazio a rigidità: sono loro, le muscolature contratte, il vero problema&#8221;.</em></p>
<p><strong>Il cuscino cervicale può essere un valido aiuto?</strong></p>
<p><img class="size-full wp-image-11629" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/11/iStock-803138268.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>&#8220;<em>Molte persone hanno in casa decine di cuscini: ne hanno provati tantissimi senza riuscire a trovare quello giusto per loro. Neanche quelli progettati apposta per non far soffrire la cervicale sembrano giovare. Questo perché nel momento in cui abbiamo un irrigidimento cervicale e cerchiamo di forzare il collo in una determinata posizione, magari con un cuscino, le tensioni si accentuano. E non ne traiamo alcun beneficio</em>&#8220;.</p>
<h4>Quale postura è benefica per un buon sono?</h4>
<p>&#8220;<em>Dovremmo cercare di mantenere elastiche nostre strutture. È più facile dare la colpa alla posizione, al materasso o al cuscino invece di rendersi conto che spesso è proprio quello che facciamo (e che non facciamo) a causarci problemi. Dobbiamo stimolare collo, schiena, spalle al movimento: movimenti specifici, però. Non serve andare a fare pilates quando abbiamo mal di collo perché quel tipo di attività, seppure benefica sotto diversi punti di vista, non è mirata. E poi dobbiamo cercare di muoverci prima, per tempo: in fase infiammatoria nulla sembra funzionare. Né la posizione &#8216;ideale&#8217; per il sonno né un costoso cuscino cervicale&#8221;.</em></p>