<h6><em>Una foto che ha fatto il giro del mondo e ha commosso il web. Una bambina di pochi anni, impaurita, scambia la fotocamera per un’arma e alza le sue braccia in aria per dimostrarsi innocente, come se si volesse arrendere e chiedere che non li fosse fatto nulla.</em></h6>
<p><img class="alignnone wp-image-3462" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/08/Hubea.jpg" alt="" width="750" height="450" /></p>
<p>Diventa <strong>simbolo della guerra</strong> in Siria e della sofferenza di tutti i bambini che affrontano, sulla loro pelle, l’orrore e l’atrocità delle ribellioni civili: questa la foto che ha commosso tutti, grandi e piccini, una piccola eroina tanto spaventata.</p>
<p>Il nome della bambina è <strong>Hudea</strong>, di solo 4 anni che nel momento in cui si è trovato dinanzi un fotografo “armato” di macchina fotografica professionale, piccola, molto angosciata, <strong>ha alzato le mani in aria in segno di resa</strong>, non comprendendo che non era un’arma ma semplicemente un dispositivo per fotografare.</p>
<p>Le braccia alte verso il cielo, verso forse un Dio che lei spera possa proteggerla e l&#8217;espressione spaventata: la foto della bimba è stato condivisa dalla giornalista <strong>Nadia AbuShaban</strong>. In poco tempo è stata condivisa più di 10.000 volte su tutti i social, e il web si è attivato per rintracciare l&#8217;autore della foto. La BBC lo ha contattato per sapere se la storia &#8220;dietro&#8221; questa immagine fosse vera. E lui ha confermato:</p>
<p>&#8220;<em>Quel giorno stavo utilizzando un teleobiettivo e la bimba ha pensato che fosse un&#8217;arma </em>&#8211; racconta il fotografo &#8211; <em>Ho capito subito che si era spaventata. Normalmente i bambini nascondono la loro faccia o sorridono quando vedono una fotocamera</em>”.</p>
<p>In paesi così martoriati dalla guerra è normale che una bambina, fragile e indifesa, possa scambiare l’obbiettivo per una canna da fucile e chieda, attraverso le sue braccia, in segno di aiuto, di non sparare, di non farle del male…occhi che di morti e proiettili ne hanno già visti tanti, nonostante hanno poco più di 4 anni.</p>
<p style="text-align: right;"><strong><span style="font-size: 10pt;">© Riproduzione riservata</span></strong></p>