<p><img class="alignnone size-large wp-image-24256" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/07/iStock-1250041925-1024x648.jpg" alt="" width="800" height="506" /></p>
<p>Manca davvero molto poco alla riapertura delle scuole; dopo la chiusura così prolungata, c&#8217;è molto fermento per il ritorno sui banchi. Questo sarà un anno scolastico di grandi innovazioni e tante le novità che ancora non conosciamo del tutto. Dai banchi che probabilmente saranno con rotelle e sedia incorporata, per permettere il distanziamento, alle mascherine da portare all&#8217;occorrenza.</p>
<p>Ma quando e come si ritornerà in classe? Scopriamolo&#8230;</p>
<p>La data prevista dall&#8217;ordinanza vale per tutte le scuole dell&#8217;infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema nazionale di istruzione, compresi i Centri provinciali per l&#8217;istruzione degli adulti, su tutto il territorio nazionale.</p>
<p>Ma in base all&#8217;autonomia scolastica, ogni regione ha stabilito date orientative di rientro, chi anticiperà al <strong>7 settembre</strong>, chi invece andrà più tardi, il<strong> 24 settembre</strong>.</p>
<p>La <strong>Provincia Autonoma di Bolzano</strong> sarà la prima a riprendere l&#8217;attività scolastica il <strong>7 settembre</strong> con la scuola che invece chiuderà il 16 giugno 2021.</p>
<p>Il 7 torneranno in classe anche gli studenti di <strong>Sicilia, Liguria, Basilicata, Umbria, Abruzzo, Trento, Piemonte, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna</strong> e probabilmente anche la<strong> Campania</strong>. Il 14 settembre, data ufficiale, toccherà a <strong>Lombardia</strong> (ultimo giorno 8 giugno 2021) e <strong>Lazio</strong> e alle altre regioni che non hanno modificato l&#8217;avvio delle lezioni.</p>
<p>Il <strong>15 settembre</strong> sarà la data di rientro per la <strong>Toscana</strong> che concluderà l&#8217;anno il 10 giugno, mentre le<strong> Marche,</strong> che inizieranno sempre il <strong>15</strong> finiranno l&#8217;anno scolastico il 5 giugno del 2021.</p>
<p>Un unica regione riprenderà le lezioni il <strong>24 settembre</strong>, la <strong>Puglia</strong>. Inizialmente anche la Campania aveva stabilito un tardivo ritorno tra i banchi di scuola, ma molto probabilmente la data sarà anticipata.</p>
<p><img class="alignnone wp-image-24257" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/07/Lucia-Azzolina-1.jpg" alt="" width="800" height="458" /></p>
<p>Nel corso dell&#8217;anno scolastico saranno previste interruzioni della didattica nei giorni del <strong>2 novembre 2020</strong>, <strong>7 dicembre 2020</strong>, dal <strong>23 dicembre 2020 al 5 gennaio 2021</strong> per le vacanze natalizie, dal <strong>1 aprile 2021 al 6 aprile 2021</strong> per le vacanze pasquali, <strong>31 maggio 2021</strong> e <strong>1 giugno 2021</strong>.</p>
<p>«<em>Escludo che si sarà un nuovo lockdown generalizzato come quello che c&#8217;è stato. A marzo non eravamo preparati, siamo stati travolti da uno tsunami. Ma l&#8217;Italia ha reagito molto bene».</em> Così ha spiegato il ministro dell&#8217;Istruzione, Lucia Azzolina «<em>L&#8217;Italia dovrebbe smetterla di autoflagellarsi pensando che tutto quello che si fa è sbagliato e l&#8217;erba del vicino è sempre più verde</em>», sottolinea la ministra dell&#8217;Istruzione a proposito della riapertura delle scuole prima della fine dell&#8217;anno scolastico in altri paesi europei.</p>
<p>«<em>Sono invece</em> &#8211; aggiunge &#8211; <em>molto orgogliosa di come questo governo abbia gestito il coronavirus e l&#8217;istruzione. Lo vediamo anche rispetto a quello che, ahimè, sta succedendo in altri paesi del mondo. Credetemi, per me chiudere le scuole è stato un dolore enorme, una ferita che mi porterò dietro per sempre ma è servito a salvare vite umane. Sarebbe stata una follia riaprire le scuole</em>».</p>
<p>Rispondendo a una domanda sullo Ius culturae, Azzolina premette che il «<em>M5S al governo ha fatto scelte che non sono mai andate in direzione del consenso, abbiamo sempre agito per il bene della collettività</em>», poi afferma: «<em>non ci vedo nulla di strano che si possa aprire una riflessione sul tema dello ius culturae. Prima o poi in Italia bisognerà farlo».</em></p>