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<p><img class="alignnone size-full wp-image-3430" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/08/iStock-654152302.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Dalla forma tondeggiante, racchiusi in un involucro che racchiude un succulento <strong>legume</strong> molto saporito: stiamo parlando dei <strong>lupini</strong>. Tanto apprezzati dai grandi e piccini, cotti, crudi o in salamoia, sono tanto utili per contrastare <strong>colesterolo</strong> e <strong>diabete</strong>. E’ il legume più conosciuto dall’antichità, ne sono stati ritrovati semi nelle piramidi egizie e persino in alcune tombe Maya, inoltre, nel bacino mediterraneo e nell’area sudamericana, 4000 anni fa ne esistevano coltivazioni.</p>
<p>Esso può essere utilizzato, grazie alla sua quantità proteica elevata, al posto della carne</p>
<p>Su questo prezioso legume gli studiosi hanno approfondito centinaia di ricerche svelandoci quante virtù terapeutiche possiede se mangiato.</p>
<p>Si, perché oltre ad essere preziosi alleati contro <strong>colesterolo</strong> e <strong>diabete</strong>, sono un alimento perfetto per i celiaci. Sono infatti privi di glutine.</p>
<p>Migliorano le funzioni intestinali e proteggono i vasi sanguigni. Inoltre svolgono un’azione di contrasto verso ictus e arteriosclerosi.</p>
<p>Il seme dei <strong>lupini, </strong>per intenderci, quello racchiuso nel guscio morbido esterno, è composto principalmente da acqua e proteine. Su 100 grammi di prodotto umido oltre 17 sono proteine. Sono pertanto consigliatissimi per mantenere sempre giovane la massa muscolare ed evitare cedimenti dovuti alla vecchiaia.</p>
<p>Sono quelle che conferiscono a questo prezioso legume il pregio di prevenire il <strong>diabete</strong> e il <strong>colesterolo</strong> cattivo presente nel sangue.</p>
<p>Completano il quadro la ricchezza di fibre, e una modesta quota di grassi vegetali, oltre che un ridotto livello di zuccheri.</p>
<h6><strong>Lupini e diabete: un toccasana</strong></h6>
<p>Diverse ricerche hanno dimostrato il prezioso supporto dei lupini nella prevenzione del <strong>diabete</strong>.</p>
<p>In particolare la presenza, in questo legume estremamente ricco di proteine, facilita il controllo della glicemia.</p>
<p>Un’analisi condotta dall’Università di Curtin, ha dimostrato come l’estratto dei semi dei <strong>lupini</strong> agisca sui livelli di glucosio.</p>
<p>I test hanno confermato come questo estratto sia in grado di stimolare la secrezione di insulina nelle cellule. L’ormone che, come sappiamo, controlla i livelli di zuccheri nel sangue.</p>
<p>Sempre alcuni test hanno evidenziato come l’estratto di lupini, assunto prima dei pasti con prodotti a base di yogurt, divenga un regolatore di glucosio.</p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-3429" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/08/iStock-509614206.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<h6><strong>Lupini e colesterolo: il miglior alleato</strong></h6>
<p>L’altra grande proprietà dei lupini, abbiamo visto, riguarda l’abbassamento dei livelli di <strong>colesterolo</strong> cattivo nel sangue.</p>
<p>Il motivo è da ricercarsi nella presenza di omega-3 e omega-6, alleati contro l’LDL. Grazie ad essi si riduce il rischio di ictus e infarto.</p>
<p>I medici consigliano di assumere 25 grammi di estratto di <strong>lupini</strong> al giorno, per almeno 4 settimane, riduce sensibilmente il livello del colesterolo cattivo.</p>
<p>Non solo, ma funge anche da equilibratore con l’HDL, ovvero quello conosciuto come <strong>colesterolo</strong> buono.</p>
<h6><strong>Sfiziosi modi per gustarli</strong></h6>
<p>Mangiati uno ad uno, sgusciati con i denti (diventano quasi un anti- stress), per un delizioso spuntino oppure in tanti altri modi. Frullandoli da soli, con un pizzico di pepe, o (per i più golosi) con qualche pomodoro secco, basilico e dei capperi, si trasformano in un pesto delizioso.<br />
Quelli secchi e la farina di lupini possono essere conservati in dispensa, al riparo dalla luce, dall’umidità e dal calore. Quelli in salamoia, invece, vanno riposti in frigo: se ancora sigillati fino alla data di scadenza riportata sulla confezione, se aperti per una settimana circa.</p>
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