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<h6><em>In Puglia, precisamente a Taranto, arriva l&#8217;iniziativa di vendere le case ad un valore simbolico di un euro e donare alloggi ai papà separati, per garantire a tutti un abitazione in cui abitare.</em></h6>
<p><img class="alignnone wp-image-13739" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/01/iStock-1048402108.jpg" alt="" width="800" height="534" /></p>
<p>Nelle zone in cui la <strong>crisi</strong> ha creato degrado, si sta cercando di dare una svolta attraverso le politiche abitative e per la riqualificazione sociale ed edilizia.</p>
<p>Il <strong>comune di Taranto</strong>, provincia della Puglia, ha deciso di <strong>vendere, al prezzo simbolico di un euro, case comunali di vecchia e nuova costruzione</strong>, portando avanti una politica che prende luogo, già da anni, in diverse città italiane colpite dalla crisi.</p>
<p>Francesca Viggiano, assessore al patrimonio, ha annunciato: «<em>Si tratta di una vendita simbolica con concessione del diritto di superficie della durata di 100 anni a fronte dell’assunzione dell’obbligo di riqualificazione con possibilità di sgravi dagli oneri di urbanizzazione</em>».</p>
<p>Il comune insomma, donerebbe la casa ad un euro, per un termine di 100 anni. L&#8217;acquirente della casa avrà il dovere di ristrutturare l&#8217;abitazione, con possibilità di sgravi delle spese sostenute. Questo progetto mira a <strong>risanare il patrimonio immobiliare</strong> della bella città di Taranto.</p>
<p>La rigenerazione urbana, in questo caso, coinvolgerebbe le abitazioni già esistenti, a fronte di una situazione critica che Taranto vive: i cittadini non investono più denaro per costruire case nuove, i cui costi sono alti e il lavoro e il reddito pro capite è scarso.</p>
<p>Questo è il motivo che spinge ad «<em>un vero e proprio rinnovo urbano nella forma dell’abbattimento e ricostruzione di porzioni di città, oltre che singole sostituzioni edilizie improntate all’adeguamento sismico o all’efficientamento energetico. Obiettivo che potrebbe comportare anche l’abbattimento di alcuni edifici e l’eventuale ricollocazione delle volumetrie abbattute».</em></p>
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<h6><strong>Sostegno per i papà separati</strong></h6>
<p>Le novità disposte in ambito amministrativo non finiscono qui al comune di Taranto: si è pronti a <strong>varare un sostegno abitativo per i papà separati</strong>. Il sostegno sarà garantito dai 20 milioni provenienti dal Governo, con lo scopo di sconfiggere il disagio e la povertà che incombe in questa regione.</p>
<h6><strong>Come funziona?</strong></h6>
<p><img class="alignnone wp-image-13740" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/01/iStock-1085369042-1.jpg" alt="" width="800" height="534" /></p>
<p>L&#8217;assessore fa chiarezza su come funzionerà l&#8217;iniziativa per il sostegno padri separati«<em>Ci saranno a disposizione una ventina di alloggi al Borgo, dove ogni papà avrà i suoi spazi di riservatezza e in più ci saranno servizi comuni, come aree di svago e anche spazi per gli incontri con i propri figli»</em>.</p>
<h6><strong>Al via il recupero di edifici e luoghi pubblici</strong></h6>
<p>Si procederà inoltre al recupero di edifici e luoghi pubblici, attraverso il progetto&#8221;Bisso&#8221;.</p>
<p>A spiegare in cosa consiste il progetto appena citato, vi è l&#8217;assessore Francesca Viggiano:</p>
<p>«<em>Il progetto Bisso si propone come modello e spunto di innovazione sociale all’interno di un quadro più complesso sociale, economico ed artistico-culturale del contesto della Città Vecchia di Taranto. Questo progetto si incardina nel programma Ecosistema Taranto e pone le basi per il Comune, assieme al partenariato, di capitalizzare e replicare, con i dovuti adattamenti, una buona pratica già sperimentata con successo denominata Cantiere Scuola. Si tratta di recuperare edifici e luoghi pubblici dismessi (di proprietà del Comune o beni ecclesiastici), attraverso il reclutamento, la formazione, la qualificazione professionale e l’attivazione di maestranze locali, che si impegnano nella realizzazione di lavori di ristrutturazione e riqualificazione all’interno di cosiddetti Cantieri Scuola, nella Città Vecchia di Taranto. Pertanto, attraverso workshop ed attività di sensibilizzazione territoriale (laboratori), si identificheranno i settori e le attività da insediare nei nuovi spazi comuni. Il progetto costituisce una grande opportunità per la nostra Taranto, ma anche una sfida per conciliare i nuovi modelli e strumenti del social impact con le logiche organizzative e gestionali della pubblica amministrazione</em>».</p>