<h5><em>Puglia, 85 tonnellate di olive pronte ad andare sulle nostre tavole, sequestrate dalla polizia forestale: venivano colorate con una sostanza verde E 141, 18 le persone denunciate. </em><em>Cerchiamo di capire per quale motivo i produttori colorano le olive con il solfato di rame e la clorofilla ramata.</em></h5>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-2356" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/06/olive-1240915_960_720.jpg" alt="" width="960" height="720" /></p>
<p>Un vero e proprio inganno a danno della salute dei consumatori, truffati nell’acquistare delle olive grosse, dal color verde vivo, intenso, ma che in realtà erano state colorate artificialmente per invogliare il cliente ad acquistarle.</p>
<p>18 imprenditori denunciati che ora dovranno rispondere di frode a danno dei consumatori e commercio di sostanze nocive non autorizzati dalla legge.</p>
<p>Le <strong>olive</strong> venivano colorate con lo scopo di eliminare e nascondere eventuali ammaccature, un processo che impiegava l&#8217;utilizzo la <strong>clorofilla ramata verde e del colorante E 141</strong>, vietati dalla legislazione nazionale perché entrambe le sostanze risultano nocive per la salute e sono altamente cancerogeni. I titolari delle aziende sono delle città di: <strong>San Ferdinando, Polignano a Mare, Bitetto, Bitritto, Bisceglie, Margherita di Savoia, Bari, Sannicandro di Bari, Modugno, Noicattaro, Andria, San Giovanni Rotondo, Cassano delle Murge e Lucera</strong><strong>.<br />
</strong>Il coordinatore delle indagini della guardia forestale, <strong>Giuliano Palomba</strong>, spiega che di solito viene utilizzata soda caustica per rendere dolci le olive attraverso la “deamarizzazione”, processo che però tende ad ingiallire le olive; per evitare pertanto che venissero vendute di color giallastro, i produttori hanno deciso di colorarle senza pensare che avrebbero arricchito le loro tasche ma avrebbero procurato danni alla salute di chi le avrebbe acquistate e mangiate.</p>
<p>Oltre alla denuncia della falsa colorazione sono state riscontrate violazioni riguardo il <strong>falso made in Italy</strong>, ovvero importavano olive spagnole e greche facendo credere che fossero <strong>olive pugliesi.</strong></p>
<p>Contraffazione, frode nell&#8217;esercizio di commercio, danni al consumatore, cattiva conservazione degli alimenti, queste le accuse di cui dovranno rispondere i produttori pugliesi. Diffidate dagli alimenti che sembrano artificiali perché i cibi genuini non devono essere belli ma buoni e salutari. Non fatevi ingannare dall&#8217;occhio.</p>
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