<p><img class="alignnone size-full wp-image-27343" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/Still0321_00005-300x168-1.jpg" alt="" width="1198" height="630" /></p>
<p><strong>Ester Bonafede</strong> è stata è stata l&#8217;assessore regionale in Sicilia per diverso tempo e le sue affermazioni ancora tutt&#8217;ora, che non riveste più l&#8217;incarico, fanno scalpore sui social.</p>
<p>5.440 euro al mese per fare l’assessore regionale in Sicilia sono troppo pochi, questo ciò che ha sempre pensato la signora Ester Bonafede. &#8220;<em>E&#8217; un paradosso che un assessore regionale guadagni meno del suo capo di gabinetto, meno di un deputato e, in certi casi, perfino di un commesso? Eppure è cos</em>ì&#8221;, aveva riferito la donna durante un intervista. Ne ha bon donde l&#8217;assessore: “<em>Oltre ai tagli orizzontali</em> – afferma a margini dei lavori in Aula – <em>gli assessori subiscono la tassazione dell’unica indennità percepita per intero. Così per quanto mi riguarda, il mio stipendio netto, con la tassazione al 44%, è di 5.440 euro mensili”.</em></p>
<p>Insomma, secondo la Bonafede ci vorrebbe un riconoscimento economico proporzionato al lavoro svolto per l&#8217;Ente. Anche perché l&#8217;attività legata alla poltrona da lei occupata in quel determinato periodo, risalente a circa 5 anni fa, (assessorato al lavoro, appunto) &#8220;<em>non prevedeva pause e vacanze</em>&#8220;.</p>
<p>Si sentiva penalizzata la Bonafede, così come i suoi colleghi. &#8220;<em>Tutti gli assessori della giunta tecnica</em> – dice – <em>hanno avvertito, dall’entrata in vigore della legge, di essere discriminati, perché non viene riconosciuto loro nemmeno lo stesso trattamento dei deputati&#8221;</em>.</p>
<p>Non ci sono molte parole da dire a riguardo: c&#8217;è chi si è sempre lamentato di guadagnare poco, nonostante la cifra dello stipendio garantiva un reddito annuale superiore a 65 mila ero e c&#8217;è chi, invece, svolge lavori molto umili per portare a casa poco più di mille euro e sfamare la famiglia, tra mille sacrifici e rinunce.</p>
<p>Questa è la dura legge della vita: &#8220;Chi si accontenta, gode&#8221;.</p>