<h6><em>Giorno 22 Dicembre, Santa Cecilia, si dà il via alle festività natalizie che termineranno con l&#8217;Epifania, che tutte le feste porta via!</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-11723" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/11/iStock-530185797.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Numerose tradizioni suggeriscono di preparare dolci caratteristici per inaugurare questo giorno, l&#8217;inizio del periodo più bello dell&#8217;anno. La tradizione che tanto piace a piccoli e grandi prevede la preparazione di alcuni dolci portafortuna, dette &#8220;pettole&#8221;o &#8220;cuscini di Gesù Bambino&#8221;. La storia tanto antica, tramandata, che accompagna la nascita di questi dolci, è bellissima! Scopriamola insieme e diamo un&#8217;occhiata alla ricetta.</p>
<h6><strong>Le pettole: i dolci di Santa Cecilia</strong></h6>
<p>Santa Cecilia è la patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti. E&#8217; in questo giorno che si usa preparare dolcetti fritti buonissimi, che inaugurano le festività e segna anche l’inizio dell’Avvento e i preparativi del Natale.</p>
<p>Altrove si è soliti prepararle anche l’11 novembre, per la festa di San Martino, e per l’Immacolata dell’8 dicembre tanto che, in Salento, un antico proverbio recita: «Ti la Mmaculata la prima ffrizzulata, ti la Cannilora l’ultima frizzola», ovvero «<em>Nel giorno dell’Immacolata, la prima preparazione di pettole, nel giorno della Candelora, l’ultima</em>».</p>
<h6><strong>La Storia delle Pettole di Santa Cecilia</strong></h6>
<p>Si ritiene che il nome “pettola” provenga dalla parola latina “pitta”, che significa “focaccia”.</p>
<p>Diverse leggende circolano sulla tradizione delle Pettole.</p>
<p>La prima narra di una donna tarantina che il giorno di Santa Cecilia, dopo aver creato l&#8217;impasto per il pane, uscì per ascoltare le melodie dei zampognari abruzzesi che suonavano dolci melodie attraversando la città di Taranto. Al suo ritorno si rese conto che l&#8217;impasto era lievitato eccessivamente e per non sprecarlo, inventò una nuova ricetta: ridusse in palline l&#8217;impasto e decise di friggerli in olio bollente.</p>
<p>Nell’offrirle agli ospiti questi dolcetti che ricoprì di zucchero, ne chiesero il nome; «pettel» rispose la donna, ossia piccola focaccia, poiché sembravano proprio somigliare alla focaccia che in dialetto locale è detta “pitta” e paragonò questi stessi ai cuscini di Gesù Bambino.</p>
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<p>Una seconda versione della stessa leggenda, narra che fu San Francesco d’Assisi ad aver visto una donna preparare dei dolci con impasto avanzato dal pane e decise di benedire questi dolcetti in nome di Dio poichè assomigliavano a piccoli cuscini&#8230;come quello del Bambin Gesù.</p>
<p>Gli ingredienti principali delle pettole sono: farina, lievito, sale, acqua e olio per friggere.</p>
<h6><strong>Ricetta e preparazione</strong></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-11724" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/11/iStock-1159621032.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Ingredienti<br />
1 kg di farina<br />
1 cubetto di lievito di birra da 25 grammi<br />
2 cucchiaini di sale<br />
poca acqua tiepida<br />
olio di semi di arachide q.b.</p>
<h6><strong>Preparazione</strong></h6>
<p>In una ciotola, mescolare la farina setacciata a fontana con il lievito di birra precedentemente sciolto in acqua calda e aggiungere, poco alla volta, l’acqua e unire il sale.</p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-11726" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/11/iStock-1071789366.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Mescolare accuratamente gli ingredienti con le mani o con una planetaria, impastando per circa 5/10 min. Lasciar riposare l&#8217;impasto per 4 ore, ben coperto e lontano da spifferi.</p>
<p>A questo punto, prelevare dall’impasto delle palline e gettarle in una pentola con l’olio ben caldo. Dopo qualche minuto, quando saranno ben dorate, fate assorbire l’olio in eccesso dalle pettole ponendole su carta assorbente.</p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-11727" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/11/iStock-1071802072.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Ancora ben calde, passarle nello zucchero in modo che esso, con il calore, ne resti attaccato. Mangiare ancora tiepidi.</p>
<p><strong>Perchè le pettole sono considerate benedette e portafortuna?</strong></p>
<p>Come abbiamo già accennato prima, rappresentano i cuscini del piccolo Gesù pertanto, sono una benedizione per quanti decideranno di inaugurare il periodo che celebra la nascita del figlio di Cristo, preparando dolci dedicati a Lui!</p>