<p><img class="alignnone size-full wp-image-27894" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/iStock-1092645944-1.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Sono 100 gli scienziati che si sono rivolti a Mattarella e a Giuseppe Conte, per far emergere una situazione preoccupante e potrebbe diventare fuori controllo. Il loro appello è quello di prendere decisioni drastiche in 2 o 3 giorni.</p>
<p>«<em>Come scienziati, ricercatori, professori universitari riteniamo doveroso ed urgente esprimere la nostra più viva preoccupazione in merito alla fase attuale di diffusione della pandemia da Covid-19»,</em> scrivono i ricercatori, riferendosi alle stime diffuse dal fisico <strong>Giorgio Parisi</strong>, secondo le quali il raddoppio nei decessi che si sta osservando ogni settimana potrebbe portare in breve a 400-500 morti al giorno.</p>

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<p>Dare «<em>piena adesione alla richiesta</em>» del presidente dei Lincei, Giorgio Parisi «<em>di assumere provvedimenti stringenti e drastici nei prossimi due o tre giorni» per «evitare che i numeri del contagio in Italia arrivino inevitabilmente, in assenza di misure correttive efficaci, nelle prossime tre settimane, a produrre alcune centinaia di decessi al giorno»</em>. Queste le parole racchiuse nel testo della lettera-appello che è stata appena inviata al capo dello Stato Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a firma di oltre cento tra scienziati e docenti universitari, tra cui figurano i nomi del <strong>Rettore della Normale di Pisa, Luigi Ambrosio e di Fernando Ferroni, ex presidente Istituto Nazionale Fisica Nucleare.</strong></p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-27895" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/iStock-1213176679.jpg" alt="" width="708" height="494" /></p>
<p>«<em>Il necessario contemperamento delle esigenze dell&#8217;economia e della tutela dei posti di lavoro con quelle del contenimento della diffusione del contagio deve ora lasciar spazio alla pressante esigenza di salvaguardare il diritto alla salute individuale e collettiva sancito nell&#8217;art. 32 della Carta costituzionale come inviolabile</em>», affermano gli scienziati dell&#8217;appello, tra cui figurano anche <strong>Gianfranco Viesti</strong>, economista dell&#8217;Università di Bari, <strong>Carlo Doglioni</strong> geologo e presidente Istituto nazionale geofisica e vulcanologia, Alfio Quarteroni, matematico applicato, <strong>Enzo Marinari</strong>, ordinario di Fisica alla Sapienza, <strong>Roberta Calvano</strong>, ordinaria di Diritto costituzionale Unitelma Sapienza, <strong>Piero Marcati</strong>, prorettore Gran Sasso Institute, Alessandra Celletti astronoma vicepresidente Anvur.</p>

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<p>«<em>La salvaguardia dei posti di lavoro, delle attività imprenditoriali e industriali, esercizi commerciali, e le altre attività verrebbero del resto ad essere anch&#8217;esse inevitabilmente pregiudicate all&#8217;esito di un dilagare fuori controllo della pandemia che si protraesse per molti mesi</em> &#8211; si legge nel testo inviato al Colle e a Palazzo Chigi &#8211; . <em>Prendere misure efficaci adesso serve proprio per salvare l&#8217;economia e i posti di lavoro. Più tempo si aspetta, più le misure che si prenderanno dovranno essere più dure, durare più a lungo, producendo quindi un impatto economico maggiore».</em></p>

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<p>«<em>É per questo che il contagio va fermato ora, con misure adeguate, ed è per questo che chiediamo di intervenire ora in modo adeguato, nel rispetto delle garanzie costituzionali, ma nella piena salvaguardia della salute dei cittadini, che va di pari passo ed è anch’essa necessaria e funzionale al benessere economico</em>», concludono gli scienziati che hanno fatto proprio l&#8217;allarme lanciato nelle scorse ore dal presidente dei Lincei, Parisi.</p>