Curiosità

Coronavirus e sostanze nutritive: cosa aiuta davvero contro COVID-19?

<h6 class&equals;"article&lowbar;dh-subtitle"><em>Il numero di studi che analizzano l&&num;8217&semi;effetto dei micronutrienti sull&&num;8217&semi;evoluzione dei pazienti con COVID-19 è in aumento&period; La vitamina D&comma; ad esempio&comma; sembra essere un candidato promettente&period; Cosa è vero&quest;<&sol;em><&sol;h6>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone wp-image-28846 size-full" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;11&sol;iStock-1147455976-1&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"380" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>La vitamina D è uno degli elementi di ricerca più popolari ai tempi di COVID-19&period; Uno degli studi più promettenti pubblicati a questo proposito appartiene alla pneumologa spagnola Marta Castillo&period;<&sol;p>&NewLine;<p>&&num;8220&semi;<em>Questo è uno degli studi che viene utilizzato più e più volte per dimostrare l&&num;8217&semi;efficacia della vitamina D<&sol;em>&&num;8220&semi;&comma; afferma Martin Smollich&comma; farmacologo e professore presso l&&num;8217&semi;Istituto di medicina nutrizionale presso il Centro medico dell&&num;8217&semi;Università dello Schleswig-Holstein a Lubecca&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Smollich ha analizzato micronutrienti e integratori alimentari e cerca di mostrare un&&num;8217&semi;immagine differenziata su questo argomento&comma; proprio in un momento in cui l&&num;8217&semi;influenza delle vitamine e degli integratori alimentari è&comma; per ragioni ideologiche ed economiche&comma; esagerata o ridicolizzata&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>Prova scientifica <&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>A prima vista&comma; il risultato dello studio di Castillo sembra ottimista&colon; dei 50 pazienti COVID-19 a cui è stata somministrata vitamina D&comma; solo uno era in terapia intensiva&period; Tuttavia&comma; circa il 50&percnt; di coloro che non avevano assunto vitamina D&comma; finivano in terapia intensiva&period;<&sol;p>&NewLine;<p>&&num;8220&semi;<em>Il primo passo in questi studi è osservare come è la composizione di entrambi i gruppi<&sol;em>&&num;8220&semi;&comma; afferma Smollich&period; Per rispondere all&&num;8217&semi;efficacia della vitamina D&comma; i gruppi devono essere il più simili possibile&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>Metodo completo&quest;<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Come capire se funziona davvero&quest; Lo studio elenca alcuni fattori di rischio e fornisce informazioni su quanti pazienti hanno determinate malattie preesistenti&comma; come ad esempio il diabete di tipo 2&period;<&sol;p>&NewLine;<p>&&num;8220&semi;Solo il sei per cento dei partecipanti che hanno ricevuto vitamina D erano diabetici&comma; ma il 19 per cento dei pazienti hanno ricevuto placebo&&num;8221&semi;&comma; afferma Smollich&period;<&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-28847" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;11&sol;iStock-1220262523-1&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"483" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>La differenza tra le persone con ipertensione è ancora più sorprendente&colon; il 57&percnt; dei partecipanti che non hanno ricevuto vitamina D aveva la pressione alta&period; Nell&&num;8217&semi;altro gruppo&comma; solo il 24 per cento&period; &&num;8220&semi;<em>Ciò significa che i pazienti erano nel gruppo ma non assumevano vitamina D<&sol;em>&&num;8220&semi;&comma; riassume il farmacologo&period; L&&num;8217&semi;esperto è certo che gruppi così eterogenei distorcano chiaramente i risultati dello studio&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Ma non è tutto&colon; &&num;8220&semi;<em>Nel caso del COVID-19&comma; sappiamo che sia il diabete che l&&num;8217&semi;ipertensione sono fattori di rischio che favoriscono una grave evoluzione&&num;8221&semi;<&sol;em>&comma; afferma Smollich&period; &&num;8220&semi;Pertanto&comma; non sorprende che i pazienti del gruppo che non assumevano vitamina D&comma; finivano più frequentemente nell&&num;8217&semi;unità di terapia intensiva&&num;8221&semi;&comma; conclude&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Uno studio condotto con una metodologia così imprecisa non chiarisce se i partecipanti al gruppo di controllo dovessero ricevere cure mediche intensive più spesso&comma; perché mancavano di vitamina D o perché avevano malattie precedenti più gravi&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>Relazione tra malattie legate al cibo e COVID-19<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Numerosi studi hanno concluso che la vitamina D non ha un&&num;8217&semi;influenza significativa sull&&num;8217&semi;evoluzione di un paziente con COVID-19&period; Tuttavia&comma; il diabete di tipo 2&comma; l&&num;8217&semi;obesità o l&&num;8217&semi;ipertensione hanno qualcosa in comune&colon; sono tutte malattie legate alla dieta&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Secondo Anika Wagner&comma; professore di nutrizione e sistema immunitario presso l&&num;8217&semi;Università di Giessen&comma; <em>&&num;8220&semi;i nutrienti sono importanti per il sistema immunitario<&sol;em>&&num;8220&semi;&period; In altre parole&comma; la mancanza di nutrienti indebolisce i vari meccanismi di difesa del sistema immunitario&comma; il che rende più facile per i patogeni causare danni&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Wagner aggiunge che &&num;8220&semi;i<em>n linea di principio&comma; raccomanda di soddisfare le esigenze nutrizionali con la dieta quotidiana<&sol;em>&&num;8220&semi;&period; Tuttavia&comma; l&&num;8217&semi;aumento del tasso di persone in sovrappeso è un chiaro segno che la mancanza di una dieta sana va di pari passo con la mancanza di sostanze nutritive&period;<&sol;p>&NewLine;<p>&&num;8220&semi;<em>Le persone obese tendono a consumare più cibi ad alto contenuto energetico&comma; ma con pochi micronutrienti&&num;8221&semi;<&sol;em>&comma; spiega Wagner&period; Cioè&comma; bevande zuccherate&comma; prodotti trasformati e dolci&period; La carenza nutrizionale indebolisce il sistema immunitario e nelle persone obese&comma; ipertese e diabetiche può portare a una grave evoluzione di COVID-19&period;<&sol;p>&NewLine;