Attualità

Coronavirus: dall’inizio della pandemia lo Stato ha fatturato 150 milioni per multe e 436 mila verbali

<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-20485" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;05&sol;iStock-1009424698&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"383" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Anche se gli italiani sono stati diligenti&comma; in questo periodo di lockdown&comma; sono fioccati comunque 436 mila verbali&comma; per un incasso di 150 milioni&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Il Viminale ha così diffuso i dati dei controlli&colon; sono state fermate da inizio Marzo fino ad oggi&comma; 14 milioni di persone e molte di loro erano dei trasgressori&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>I dati del Ministero degli Interni<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Il ministero dell&&num;8217&semi;Interno ha diffuso i dati sul numero dei controlli e le sanzioni effettuate&period; Si tratta di quasi 14 milioni di cittadini interrogati da polizia e vigili e di questi 436 mila hanno subito una sanzione amministrativa&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Un report del Viminale &&num;8211&semi; si legge sul Giornale &&num;8211&semi; certifica che dall’11 marzo all’11 maggio sono stati controllati quasi 14 milioni di italiani &lpar;13&period;877&period;487 per l’esattezza&rpar;&period; In sostanza un italiano su quattro è stato fermato da forze dell’ordine o vigili&period; Sono stati sanzionati in 321&period;255&comma; altre 115mila persone sono state denunciate per non osservanza di provvedimenti amministrativi&period; Poi ci sono gli esercizi commerciali&period; Ne sono stati controllati 5&period;362&period;460&comma; sanzionati 9&period;179&comma; mentre oltre 1500 sono stati fatti chiudere dalle forze dell’ordine sempre per il mancato rispetto delle misure di contenimento&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Vogliamo ricordare che le multe nel periodo di lockdown vanno pagate indipendentemente dal proprio reddito o dalla propria situazione finanziaria&period;<&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-20487" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;05&sol;iStock-595142458&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"483" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Gli italiani si &&num;8220&semi;sono fatti beccare&&num;8221&semi; dalle Forze dell&&num;8217&semi;Ordine per dei futili motivi&colon; andare a trovare un parente nonostante il divieto&comma; uscire con il cane oltre il limite imposto&comma; fare sport o passeggiate non permesse&comma; uscire dal proprio comune di residenza&period;<&sol;p>&NewLine;<p>C’è chi è stato multato mentre si recava all’obitorio per dare l’ultimo saluto al fratello deceduto&comma; e chi si è visto sanzionare perché conduceva un gregge di pecore senza mascherina&semi; chi è stato rincorso dai droni perché correva sulla spiaggia o sull’Appia antica&comma; o chi ha dovuto sborsare centinaia di euro perché i controllori in divisa avevano ritenuto «non sufficiente da giustificare un’uscita di casa» una spesa effettuata al supermercato&period; C’è chi ha pagato senza fiatare&comma; e chi farà ricorso&period; Questa la realtà vissuta in questi mesi che ha fatto intascare allo Stato 150 milioni&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>Parola all&&num;8217&semi;avvocato<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Ma quanto è giusto essere stati multati&quest;<&sol;p>&NewLine;<p>L’avvocato Mauro Sandri afferma&colon; «<em>L’articolo 16 della Costituzione prevede che le restrizioni al diritto di circolazione possono essere approvate unicamente per legge e&comma; quindi&comma; non mediante un DPCM&comma; come è ripetutamente avvenuto&period; Inoltre&comma; tali restrizioni appaiono illegittime rispetto alla normativa costituzionale&comma; vedi gli articoli 2&comma; 3&comma; 4&comma; 13&comma; 16&comma; 17&comma; 19&comma; 32&comma; 33&comma; 34&comma; 35&comma; 41 e 117<&sol;em>»&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Attualmente sono in preparazione dei ricorsi collettivi&comma; ai quali chiunque può aderire andando sul sito coronavirusclassaction&period;blogspot&period;com&period; «<em>Per le sanzioni causate dalle uscite non autorizzate&comma; ci si rivolge al Prefetto o al giudice di pace e poi si prosegue con un iter civilistico fino alla Corte europea<&sol;em> – spiega il legale – <em>Per gli imprenditori si va dinnanzi ai giudici del Tar&comma; poi al Consiglio di Stato e infine alla Corte europea&period; I tempi stimati&quest; C’è un imbuto di un paio di anni e le spese non sono elevate&comma; perché essendo cause collettive l’importo viene spalmato»&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;