<h6><em>Donne, avete intenzione di cacciare vostro marito di casa perchè non lo sopportate più e non sapete se potete farlo? La legge ci dà risposte a questo quesito&#8230;</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-7411" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/09/iStock-489544923-1.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Un marito può essere cacciato di casa dalla propria moglie? In realtà la legge obbliga i coniugi a vivere sotto lo stesso tetto, ovvero nella casa coniugale, chi abbandona il tetto coniugale o lo fa abbandonare al coniuge dovrà rispondere di &#8220;abbandono del tetto coniugale&#8221; e rischia di commettere un reato, tranne in 2 casi.</p>
<h6><strong>Cacciare il marito di casa si può</strong></h6>
<p>Quando una coppia si sposa, entrambi i coniugi accettano il principio del sostegno reciproco e della coabitazione per obbligo. Questo presuppone che nessuno dei due, nè lei e nè lui possano o debbano lasciare la propria casa prima di una sentenza che lo obbliga.</p>
<p>Stessa cosa vale per i conviventi!</p>
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<div id="google_ads_iframe_/5966054/NotizieOra/NotizieOra_intext_0__container__">Il dovere della coabitazione, può venir meno solo per gravi motivi (violenza ai danni della moglie o dei figli) quando lo dispone il giudice.</div>
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<p>Al di fuori di queste 2 ipotesi, quindi, la moglie che caccia il marito di casa incorre in un reato, infrange le regole del matrimonio, quello di violenza privata (a specificarlo è la Corte di Cassazione),</p>
<p>La donna che caccia di casa il proprio marito rischia non solo una sanzione penale ma anche il ritorno del coniuge nella casa coniugale (reintegrazione del possesso).</p>
<h6>Come cacciare di casa il marito senza commettere reato?</h6>
<p>Se davvero siete al limite delle vostre forze e volete allontanare il proprio compagno senza commettere reato, dovete:</p>
<ul>
<li>ricorrere al giudice civile, ad esempio per chiedere la separazione o il divorzio;</li>
<li>ricorrere al giudice penale, ad esempio per chiedere l’allontanamento dalla casa familiare del coniuge per proteggere i componenti della famiglia da atti intimidatori del marito;</li>
<li>in ipotesi di eccezionale gravità, cioè quando possono derivare conseguenze pregiudizievoli per la moglie o la prole e non c’è il tempo materiale di ricorrere all’autorità giudiziaria. Classici esempi sono i casi di maltrattamento, di percosse o di lesioni, che obbligano la donna a cacciare prima di casa il marito e poi a fare denuncia alle autorità.</li>
</ul>