<h6><em>Pur di contrastare l&#8217;evasione fiscale, il Governo Conte bis ha deciso di proporre un maxi bonus, che verrà restituito una volta all&#8217;anno, destinato a chi effettuerà acquisti con carta di credito o bancomat. Definita Bonus della befana, in occasione del periodo in cui verrà attuata, si arricchisce di tante novità. Scopriamo come funziona.</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-8227" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/10/iStock-922107202-1.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Manca davvero poco all&#8217;attuazione della nuova <strong>Legge di Bilancio</strong> che vedrà l&#8217;attuazione di tante nuove novità. Uno tra gli obiettivi prefissati è proprio la lotta definitiva all&#8217;evasione fiscale. Per attuare ciò si sta pensando di offrire sconti e bonus destinati a chi deciderà di effettuare i <strong>pagamenti tramite carta di credito o banco posta</strong>. Tra le nuove ipotesi, pertanto vi è quella di affiancare al cashback, un meccanismo già ridefinito come <strong>bonus della befana</strong>. Due strumenti che dovrebbero andare di pari passo e che permetteranno, a chi pagherà con carte e bancomat, di vedersi restituiti una parte dei soldi spesi per l’Iva.</p>
<h6><strong>Come funziona?</strong></h6>
<p>Il primo strumento che il governo vuole utilizzare contro l’evasione è il cashback. Cosa significa? Il consumatore paga normalmente i suoi acquisti, a prezzo pieno. Dopo, però, si vedrà restituire una parte dell’Iva del 2% e il 4% . Per capire nel dettaglio, facciamo un esempio: se una famiglia mangia in un ristorante e spende 200 euro, con l&#8217;Iva al 10% pagherà un totale di 220 euro. Con l&#8217;attuazione della nuova riforma, lo stato rimborserà il 4% della spesa totale, o a fine mese o sommando tutte le cifre da restituire in un anno e accreditate quindi in un unica soluzione.</p>
<p>Come abbiamo accennato in precedenza, questa operazione dovrebbe accompagnarsi alla previsione di una nuova carta unica: una tessera, che potrà assolvere a più compiti: farà, infatti, da documento d’identità, patente di guida, codice fiscale, ma sarà anche uno strumento per pagare, come una semplice carta prepagata. Un sistema ideato per chi magari non ha un conto corrente e vuole usufruire del meccanismo del cashback. Inoltre si pensa anche a un intervento dal lato dei commercianti: potrebbero essere eliminate – o comunque abbassate – le commissioni per i pagamenti sui Pos, soprattutto quelle per le transazioni più basse.</p>
<h6><strong>Bonus Befana, cosa aspettarsi?</strong></h6>
<p>Chi deciderà di pagare tramite carta, riceverà ad inizio anno un <strong>super bonus</strong>. Potrà usufruire di questo bonus solamente chi supererà una spesa annuale di 2500 euro effettuata tramite carta di credito e bancomat. Si calcola che verrà rimborsato il 19% della spesa sostenuta. Con un tetto massimo fissato, per il momento, a 2.500 euro. Il che vuol dire che un cittadino può vedersi restituito, al massimo, 475 euro l’anno. Questo bonus sarà avvitato ad inizio anno 2020 e per tale motivo, prende il nome di &#8220;<strong>bonus della befana</strong>&#8220;.</p>