<h6><em>Arriva la proposta dal Movimento 5 Stelle per restituire la gestione dell&#8217;acqua allo Stato e permettere a tutti di avere acqua pubblica senza pagarla alle società private.</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-3267" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/08/iStock-696746580.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>La notizia arriva dall&#8217;agenzia di stampa AdnKronos secondo cui, il <strong>Movimento 5 Stelle</strong>, vorrebbe attuare una nuova riforma, già resa nota nel referendum del 2017, quando avevano detto no alla privatizzazione dell&#8217;acqua.<br />
La volontà era emersa dalla consultazione Popolare ma non è mai stata rispettata e la concessione del servizio idrico è rimasto privato ovunque.</p>
<p>Ora è pronto un nuovo disegno di legge che intende ripristinare l&#8217;acqua pubblica, restituendola nuovamente dello Stato. Gli italiani avevano proposto già nel giugno 2011 che questa legge fosse approvata ma, non c’è stato ulteriore riscontro.</p>
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<p><strong>Federica Daga</strong> e <strong>Ilaria Fontana</strong> del <strong>Movimento 5 Stelle</strong>, rispettivamente prima firmataria della legge sull&#8217;acqua pubblica e capogruppo in Commissione Ambiente, dicono che il referendum di 8 anni fa aveva avuto tantissimi, oltre 27 milioni di approvazioni. La proposta di legge pertanto, è pronta per l&#8217;esame delle camere e manca soltanto il “si” delle altre forze politiche per scegliere se rimettere la risorsa più preziosa nelle mani di cittadini o se lasciarla in balia di società private che speculano sui servizi.</p>
<p>Ora la proposta di legge passa al parlamento dove dovrà ottenere il voto. Si spera nel sostegno dei sostenitori del <strong>ddl</strong>, che tengano assicurato agli italiani che ogni centesimo pagato per i servizi idrici venga, invece, investito in manutenzione e rifacimento della rete idrica. Metterebbe fine all&#8217;emergenza idrica che affligge parte del nostro paese specialmente in estate.<br />
La crisi idrica in Italia- dicono le 2 deputate- è una triste realtà che mostra chiaramente l’insostenibilità del modello di gestione attuale che ha lasciato alla deriva per decenni le nostre reti idriche con scarsa manutenzione e gestioni fallimentari. Non c&#8217;è più tempo da perdere. Bisogna rispondere immediatamente alla crisi idrica in atto con l&#8217;approvazione di un indispensabile riforma di sistema.</p>
<p style="text-align: right;"><strong><span style="font-size: 10pt;">© Riproduzione riservata</span></strong></p>