<p><img class="alignnone size-full wp-image-26932" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/iStock-1278330401.jpg" alt="" width="800" height="420" /></p>
<p>In questo articolo analizzeremo le 2 patologie che danno subito diritto all’assegno di invalidità civile INPS. Questo ente infatti, tutela i cittadini che, per motivi di salute, sono impossibilitati a lavorare o a svolgere mansioni altamente retribuite; hanno pertanto il diritto di ricevere agevolazioni fiscali, esenzioni e benefici economici.</p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-26928" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/INPS-invalidita-civile.jpg" alt="" width="800" height="425" /></p>
<p>Abbiamo analizzato più volte, in diversi articoli, quali sono le <a href="https://www.ilmondodelledonne.net/elenco-delle-malattie-croniche-che-danno-possibilita-di-ottenere-la-pensione-di-invalidita/">malattie che danno diritto all&#8217;invalidità civile. </a></p>
<p>Sicuramente va considerata anche la gravità della malattia stessa: solo le patologie che riducono le capacità lavorative, possono dar diritto a sostegno economico. Vediamo adesso invece quali sono le 2 patologie che danno subito diritto all’assegno di invalidità civile INPS e come ottenere il beneficio economico.</p>
<h6><strong>Le 2 patologie che danno immediatamente diritto all’assegno di invalidità civile INPS</strong></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-26927" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/iStock-864511578.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Ci riferiamo nello specifico a due malattie che realmente compromettono in varia misura la vita quotidiana fino a determinare uno stato di infermità.</p>
<p>La prima di esse coincide con l’ernia del disco che spesso necessita di intervento chirurgico alle vertebre lombari. A seguito dell’operazione di stabilizzazione si può ottenere il riconoscimento di una percentuale di invalidità che oscilla tra il 31% e il 40%. Una percentuale pertanto cui non spetta il conferimento del rateo pensionistico e tuttavia è possibile richiedere una visita di accertamento alla Commissione medica dell’INPS. Ciò per attestare l’effettiva riduzione di alcune abilità quotidiane e capacità lavorative.</p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-26926" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/iStock-1173052440.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>La seconda patologia per cui il contribuente potrebbe avanzare richiesta di assegno di invalidità è la depressione. La depressione è una malattia, uno squilibro dell&#8217;umore caratterizzato da sentimenti di tristezza di diversa gravità, inadeguatezza, mancanza di speranza, sensazione di malessere profondo, sensi di colpa e dubbi. Essa rappresenta pertanto una malattia che genera inabilità e se pur è una patologia dell&#8217;anima, comunque genera malessere.</p>
<p>In particolare, è prevista una <strong>percentuale di invalidità</strong> diversa a seconda della gravità della patologia, come di seguito indicato:</p>
<ul>
<li>sindrome depressiva endoreattiva lieve : invalidità del 10%;</li>
<li>sindrome depressiva endoreattiva media: invalidità del 25%;</li>
<li>sindrome depressiva endoreattiva grave: invalidità dal 31 al 40%;</li>
<li>sindrome depressiva endogena lieve: invalidità del 30%;</li>
<li>sindrome depressiva endogena media: invalidità dal 41 al 50%;</li>
<li>sindrome depressiva endogena grave: invalidità dal 71 all’80%;</li>
<li>nevrosi fobico ossessiva e/o ipocondriaca di media entità: invalidità dal 21% al 30%;</li>
<li>nevrosi fobico ossessiva lieve: invalidità del 15%;</li>
<li>nevrosi fobico ossessiva grave: invalidità dal 41% al 50%;</li>
<li>nevrosi ansiosa: invalidità del 15%;</li>
<li>psicosi ossessiva: invalidità dal 71% all’80%.</li>
</ul>
<h6><strong>L’assegno d’invalidità dà diritto a:</strong></h6>
<p>-l’esistenza di un&#8217;invalidità superiore al 67%,</p>
<p>-del requisito contributivo di 5 anni, di cui 3 versati negli ultimi 5 anni.</p>
<p>L’assegno ordinario d’invalidità si calcola sulla base dei contributi accreditati.</p>
<p>In assenza di tali presupposti è sempre possibile ottenere<strong> la pensione d’invalidità civile</strong>, in presenza di un’invalidità del 74% e un reddito non superiore a 4.853.</p>
<p>In tali casi si ha diritto ad un assegno di <strong>286 euro</strong> mensili.</p>
<p>In Italia l’INPS riconosce anche la <strong>pensione di vecchiaia anticipata</strong> per quelle invalidità superiori all’80%. In particolare possono andare in pensione gli uomini che hanno compiuto i 60 anni e 7 mesi e le donne che hanno compiuto 55 anni e 7 mesi.</p>
<p>Sono esclusi da tale beneficio i lavoratori pubblici e quelli autonomi. Alla non autosufficienza per un&#8217;invalidità del 100% è associato l’assegno di accompagnamento <strong>di 615 euro al mese.</strong></p>