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<p><img class="alignnone size-full wp-image-7924" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/09/iStock-1164676073.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Dopo il triste evento che ha portato via la dolcissima Nadia Toffa, arriva la notizia che, la cantante Emma Marrone dovrà prendersi una pausa lavorativa per curare il cancro che è tornato. Ebbene sì, Emma è stata operata per ben due volte dieci anni fa alle ovaie e ora dovrà affrontare nuovamente questo incubo.</p>
<p>A parlare è il medico di Emma, Francesco Cognetti, che alle telecamere del tg1 ha dichiarato: &#8220;Il suo caso è abbastanza sensibile ai trattamenti medici in cui anche la chirurgia può giocare un ruolo fondamentale&#8221;. Or cerchiamo di scoprire più nel dettaglio cos’è il tumore alle ovaie.</p>
<h6><strong>Tumore alle ovaie, sintomi e cure</strong></h6>
<p>Molte le donne che si ammalano di tumore alle ovaie: In Italia nel 2018 sono stati diagnosticati 5.200 nuovi casi di <strong>tumore ovarico</strong>, dei quali più del 75% in fase avanzata. È più frequente in menopausa, nelle donne tra i 50 ed i 65 anni di età, anche se può colpire anche in età più giovane. In Italia è la <strong>quarta causa di morte</strong> per tumore nelle donne sotto i 50 anni, e la quinta in quelle tra i 50 e i 69 anni. Agli stadi più avanzati la <strong>sopravvivenza</strong> non raggiunge il 30%. Tuttavia, se diagnosticato in fase precoce il tasso di sopravvivenza aumenta fino all’85-90%.</p>
<p>Il tumore alle ovaie è particolarmente subdolo perché in genere si sviluppa sulla superficie di questi piccoli organi: per questo motivo appena il tumore nasce diventa immediatamente metastatico, cioè da subito si formano degli accumuli di cellule tumorali che possono diffondersi a tutto l’addome.</p>
<h6><strong>Fattori di rischio</strong></h6>
<p>Ad oggi non si conoscono nei dettagli le <strong>cause</strong> che determinano la genesi del <strong>tumore alle ovaie</strong>, anche se in casi specifici è stata identificata una <strong>predisposizione genetica</strong>. Donne con madre e/o sorella e/o figlia affetta/e da tumore dell’ovaio hanno un maggior rischio di sviluppare la neoplasia.</p>
<p>Trattandosi di tumori ginecologici, non stupisce che il rischio di contrarre un <strong>tumore ovarico</strong> possa variare in base a <strong>fattori ormonali</strong> e alla propria storia riproduttiva. Ad esempio, la comparsa precoce delle mestruazioni o una menopausa tardiva aumentano il rischio di tumori ovarici, così come di altre neoplasie ginecologiche. É stato inoltre visto che il rischio diminuisce all’aumentare del <strong>numero di gravidanze</strong> e che, al contrario, è più alto per donne che non hanno mai avuto figli.</p>
<p>Secondo uno studio australiano del 2013, anche l’<strong>allattamento al seno</strong> sembra avere un effetto protettivo rispetto ai tumori ovarici, così come l’assunzione prolungata della <strong>pillola anticoncezionale</strong>.</p>
<h6><strong>I sintomi</strong></h6>
<p>I sintomi del <strong>tumore all’ovaio</strong> possono variare da donna a donna e da caso a caso. Per lungo tempo si è pensato che non esistessero <strong>sintomi precoci</strong>, tuttavia una serie di studi recenti ha mostrato che alcuni sintomi sono presenti anche nelle prime fasi della malattia.</p>
<p>Tra i sintomi maggiormente riscontrati: dolore addominale e pelvico, anemia, dimagrimento, affaticamento, inappetenza, La diagnosi si basa sull&#8217;esplorazione vaginale, completata dall&#8217;ecografia, dalla Tac e della biopsia del tumore.</p>
<h6><strong>Trattamento</strong></h6>
<p>Il trattamento è chirurgico. Consiste nell&#8217;esportazione di entrambe le ovaie, delle tube, e dell&#8217;utero. Spesso si associa a chemioterapia, efficace contro le metastasi, e con minore frequenza, la radioterapia. Dopo il trattamento la paziente dovrà sottoporsi a controlli regolari: la maggior parte dei tumori maligni dell&#8217;ovaio secerne sostanze denominate marcatori tumorali, la cui presenza nel sangue è segno della presenza di metastasi pelviche o disseminate a distanza per esempio nel fegato.</p>
<h6><strong>Prognosi e prevenzione</strong></h6>
<p>La diagnosi tardiva del cancro dell&#8217;ovaio può portare a prognosi infausta. Sono necessari controlli ginecologici regolari, per permettere l&#8217;individuazione precoce della neoplasia.</p>
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