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Tumore al seno con metastasi: scoperta la terapia per evitare la chemio

<h6><em>Novità per il tumore al seno con metastasi&colon; è stata scoperta una nuova terapia&comma; innovativa&comma; per evitare la chemioterapia utilizzando ormonoterapia e nuove terapie bersaglio&period; Lo studio è stato condotto presso l&&num;8217&semi;Università Federico II di Napoli<&sol;em><&sol;h6>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-7460" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2019&sol;09&sol;iStock-1057876934&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"483" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Tumore al seno con metastasi&colon; scoperta la terapia per evitare la chemio&period; La grande novità per le donne che non vogliono perdere i capelli durante la chemioterapia con metastasi&period; Nessun regime di chemio è più efficace della combinazione di ormonoterapia e nuove terapie a bersaglio molecolare&period; È quanto emerge da una meta-analisi di 140 studi che ha incluso 50&period;029 pazienti&comma; coordinata dall’ Università Federico II di Napoli e pubblicata su <em><strong>Lancet Oncology<&sol;strong><&sol;em>&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Grazie a quanto dimostrato&comma; per la prima volta&comma; dallo studio le donne con tumore al seno metastatico possono evitare la chemioterapia&period; La indicazione riguarda il tumore al seno metastatico positivo per i recettori ormonali&comma; il 65&percnt; dei casi metastatici&period;<&sol;p>&NewLine;<p class&equals;" tm&lowbar;nativeauto">Lo studio è il risultato di una collaborazione internazionale&comma; coordinata da <strong>Mario Giuliano<&sol;strong> dell’ Università Federico II di Napoli e da <strong>Daniele Generali<&sol;strong> dell’ Università di Trieste e che ha visto la partecipazione di molti ricercatori italiani&period; Sono 24mila le donne in Italia trattabili con tale combinazione&period;<&sol;p>&NewLine;<p>La meta-analisi ha incluso ricerche pubblicate fra gennaio 2000 e dicembre 2017&period; Lucia Del Mastro&comma; responsabile della Breast Unit dell’ IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova&comma; ha parlato dello studio ai microfoni di Ansa&period;<&sol;p>&NewLine;<p>&OpenCurlyDoubleQuote;<em>Si è evidenziato dunque che le terapie mirate sono efficaci in prima linea&comma; ovvero come primo trattamento&comma; e che la qualità di vita migliora&period; Questa analisi è molto importante perché&comma; per la prima volta&comma; pone a confronto&comma; in prima e seconda linea&comma; l’ efficacia dei regimi oggi disponibili di chemioterapia e ormonoterapia&comma; con o senza terapie mirate&period; Ciò conferma quanto stabilito dalle linee guida internazionali&comma; che raccomandano&comma; anche in prima linea&comma; l’ impiego dell’ ormonoterapia posticipando l’ uso della chemioterapia in queste pazienti&period; Sono chiari i vantaggi di una scelta di questo tipo in termini di minore tossicità<&sol;em>”&comma; ribadisce Lucia del Mastro&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Tuttavia&comma; oggi la chemioterapia è ancora diffusa nella pratica clinica in queste pazienti &lpar;in oltre il 40&percnt; dei casi&rpar;&period; Il tutto nonostante le raccomandazioni internazionali&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;<em>Ci auguriamo che l’ analisi pubblicata su The Lancet Oncology possa cambiare la tendenza&period; Le nuove opzioni terapeutiche&comma; infatti&comma; garantiscono quantità e qualità di vita elevata<&sol;em>”&comma; conclude Lucia Del Mastro&period;<&sol;p>&NewLine;