Salute

Terapie intensive, spunta il documento dell’Istituto Superiore di Sanità: “Dare la precedenza a chi può sopravvivere”

<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-28842" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;11&sol;iStock-1046447804&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"800" height&equals;"420" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>L&&num;8217&semi;Istituto Superiore di Sanità ha diffuso il protocollo elaborato per le terapie intensive&comma; utile per i medici anestesisti&comma; che dovranno tenere in considerazione nel caso in cui venissero meno i mezzi&comma; le risorse o  i posti&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Il  documento si intitola &OpenCurlyQuote;<em>Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia da Covid-19’&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;<p><strong>Decidere chi salvare<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-28843" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;11&sol;iStock-1181442653&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"778" height&equals;"405" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Sarà dato ai medici il compito di decidere chi salvare e a quali paziente è opportuno dare precedenza&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Il documento&comma; di cui dà conto &OpenCurlyQuote;il Messaggero&&num;8217&semi;&comma; si intitola &OpenCurlyQuote;Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia da Covid-19&&num;8242&semi;&period; Questo protocollo pubblicato dall&&num;8217&semi;Iss&comma; rivolto prevalentemente agli anestesisti&comma; serve dunque a fornire linee guida sulla priorità da dare in terapia intensiva&comma; nei casi in cui questi reparti vadano in sofferenza&period;<&sol;p>&NewLine;<p>La stesura del documento è stata affidata alla <strong>Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva<&sol;strong> e alla <strong>Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni<&sol;strong>&colon; avrebbe la priorità a essere assistito colui che ha maggiori speranze di sopravvivere&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Come spiegato dai medici che lavorano nel reparto di terapia intensiva&comma; che costantemente devono fare i conti con una valanga di pazienti che giungono al pronto soccorso&comma; spesso i mezzi a disposizione non sono sufficienti per garantire a tutti un posto e dei mezzi&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Saranno pertanto garantiti  i diritti del malato&comma; che deve essere preso in carico con &&num;8220&semi;gli strumenti possibili&&num;8221&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Nel documento pertanto è ben chiarito che i medici del triage dovranno basarsi su  parametri clinico-prognostici definiti&comma; piuttosto che osservare un criterio cronologico &lpar;ordine di arrivo dei pazienti&rpar; o casuale &lpar;sorteggio&rpar; per il ricovero dei pazienti&period; Il triage scatta per tutti i pazienti con necessità di cure intensive&comma; a prescindere dalla condizione clinica che determina tale necessità&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Si legge nel testo pubblicato sul sito del Sistema nazionale linee guida dell&&num;8217&semi;Istituto superiore di sanità&colon; &&num;8220&semi;<em>Nel caso di una completa saturazione tale da determinare l’impossibilità di garantire le cure intensive a tutti i pazienti per i quali si pone l’indicazione clinica a tali trattamenti&comma; sarà necessario ricorrere a criteri di priorità&comma; criteri la cui applicazione non può comunque comportare deroghe ai principi di cui sopra&comma; né far venire meno l’esigenza di appropriatezza delle cure a causa della situazione straordinaria&&num;8221&semi;&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;<p>Punto fondamentale è sempre il rispetto dei diritti del malato&colon; &&num;8220&semi;<em>Anche in presenza di una straordinaria sproporzione tra necessità e offerta di assistenza&comma; quale quella determinata dalla pandemia da COVID-19&comma; deve essere assicurato il primario e fondamentale diritto alla salute&comma; quale ambito individuale della dignità umana&comma; senza deroghe a principi etici e di giustizia e&comma; quindi&comma; nel rispetto del criterio universalistico ed egualitario dell’accesso alle cure<&sol;em>&&num;8220&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Da ciò deriva che devono sempre essere rispettati i seguenti principi&colon; principio di uguaglianza&comma; il principio di solidarietà sociale&comma; e il principio di autodeterminazione&period;<&sol;p>&NewLine;<p><strong>Come si valuta la priorità dei pazienti in terapia intensiva<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-28841" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;11&sol;iStock-692438626&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"483" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Per ogni persona bisognosa di cure bisogna considerare questi elementi&colon;<&sol;p>&NewLine;<p>-numero e tipo di patologie<br &sol;>&NewLine;-stato funzionale pregresso e fragilità<br &sol;>&NewLine;-gravità del quadro clinico attuale  presumibile impatto dei trattamenti intensivi&comma; anche in considerazione dell’età del&sol;la paziente<&sol;p>&NewLine;<p>-La volontà del&sol;la paziente riguardo alle cure intensive dovrebbe essere indagata prima possibile nella fase iniziale del triage&period;<&sol;p>&NewLine;<p>-L&&num;8217&semi;età deve essere considerata nel contesto globale del quadro clinico del paziente&period;<&sol;p>&NewLine;<p>A proposito di quest&&num;8217&semi;ultimo punto si legge nel testo&colon; &&num;8220&semi;<em>L’età non è di per sé un criterio sufficiente per stabilire quali pazienti possono maggiormente beneficiare delle cure intensive e pertanto non è possibile farvi ricorso in fase di triage stabilendo dei cut-off &lpar;soglie di età&rpar;&&num;8221&semi;&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;<p>-In caso di incapacità del paziente deve essere verificata con attenzione dai medici l’eventuale esistenza di volontà precedentemente espresse&comma; attraverso le disposizioni anticipate di trattamento o una pianificazione condivisa delle cure&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Inoltre&comma; per ogni paziente&comma; andrà valutata la sua condizione quotidianamente&comma;  attraverso una rivalutazione della sussistenza dell&&num;8217&semi;indicazione clinica&comma; degli obiettivi di cura e della proporzionalità&period;<&sol;p>&NewLine;<p>E per i pazienti per i quali non sia possibile prevedere un percorso di cura intensivo devono essere previsti trattamenti di minore intensità&period; Nel caso in cui un paziente non risponda al trattamento&comma; &&num;8220&semi;<em>la decisione di interrompere le cure intensive &lpar;desistenza dai trattamenti futili&rpar; e di rimodularle verso le cure palliative non deve essere posticipata&&num;8221&semi;&comma;<&sol;em> perché l&&num;8217&semi;appropriatezza e la proporzionalità delle cure sono il presupposto etico e professionale di qualsiasi trattamento&period;<&sol;p>&NewLine;<p>In ogni caso la decisione di limitare le cure intensive&comma; in fase di triage o successivamente se le condizioni cliniche del malato dovessero aggravarsi&comma; non deve mai essere affidata a un solo medico&period; La decisione di desistenza da trattamenti futili deve essere assunta e condivisa da tutta l’équipe medico-infermieristica&period;<&sol;p>&NewLine;