<p><img class="alignnone size-full wp-image-28842" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/11/iStock-1046447804.jpg" alt="" width="800" height="420" /></p>
<p>L&#8217;Istituto Superiore di Sanità ha diffuso il protocollo elaborato per le terapie intensive, utile per i medici anestesisti, che dovranno tenere in considerazione nel caso in cui venissero meno i mezzi, le risorse o i posti.</p>
<p>Il documento si intitola ‘<em>Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia da Covid-19’.</em></p>
<p><strong>Decidere chi salvare</strong></p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-28843" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/11/iStock-1181442653.jpg" alt="" width="778" height="405" /></p>
<p>Sarà dato ai medici il compito di decidere chi salvare e a quali paziente è opportuno dare precedenza.</p>
<p>Il documento, di cui dà conto ‘il Messaggero&#8217;, si intitola ‘Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia da Covid-19&#8242;. Questo protocollo pubblicato dall&#8217;Iss, rivolto prevalentemente agli anestesisti, serve dunque a fornire linee guida sulla priorità da dare in terapia intensiva, nei casi in cui questi reparti vadano in sofferenza.</p>
<p>La stesura del documento è stata affidata alla <strong>Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva</strong> e alla <strong>Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni</strong>: avrebbe la priorità a essere assistito colui che ha maggiori speranze di sopravvivere.</p>
<p>Come spiegato dai medici che lavorano nel reparto di terapia intensiva, che costantemente devono fare i conti con una valanga di pazienti che giungono al pronto soccorso, spesso i mezzi a disposizione non sono sufficienti per garantire a tutti un posto e dei mezzi.</p>
<p>Saranno pertanto garantiti i diritti del malato, che deve essere preso in carico con &#8220;gli strumenti possibili&#8221;.</p>
<p>Nel documento pertanto è ben chiarito che i medici del triage dovranno basarsi su parametri clinico-prognostici definiti, piuttosto che osservare un criterio cronologico (ordine di arrivo dei pazienti) o casuale (sorteggio) per il ricovero dei pazienti. Il triage scatta per tutti i pazienti con necessità di cure intensive, a prescindere dalla condizione clinica che determina tale necessità.</p>
<p>Si legge nel testo pubblicato sul sito del Sistema nazionale linee guida dell&#8217;Istituto superiore di sanità: &#8220;<em>Nel caso di una completa saturazione tale da determinare l’impossibilità di garantire le cure intensive a tutti i pazienti per i quali si pone l’indicazione clinica a tali trattamenti, sarà necessario ricorrere a criteri di priorità, criteri la cui applicazione non può comunque comportare deroghe ai principi di cui sopra, né far venire meno l’esigenza di appropriatezza delle cure a causa della situazione straordinaria&#8221;.</em></p>
<p>Punto fondamentale è sempre il rispetto dei diritti del malato: &#8220;<em>Anche in presenza di una straordinaria sproporzione tra necessità e offerta di assistenza, quale quella determinata dalla pandemia da COVID-19, deve essere assicurato il primario e fondamentale diritto alla salute, quale ambito individuale della dignità umana, senza deroghe a principi etici e di giustizia e, quindi, nel rispetto del criterio universalistico ed egualitario dell’accesso alle cure</em>&#8220;.</p>
<p>Da ciò deriva che devono sempre essere rispettati i seguenti principi: principio di uguaglianza, il principio di solidarietà sociale, e il principio di autodeterminazione.</p>
<p><strong>Come si valuta la priorità dei pazienti in terapia intensiva</strong></p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-28841" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/11/iStock-692438626.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Per ogni persona bisognosa di cure bisogna considerare questi elementi:</p>
<p>-numero e tipo di patologie<br />
-stato funzionale pregresso e fragilità<br />
-gravità del quadro clinico attuale presumibile impatto dei trattamenti intensivi, anche in considerazione dell’età del/la paziente</p>
<p>-La volontà del/la paziente riguardo alle cure intensive dovrebbe essere indagata prima possibile nella fase iniziale del triage.</p>
<p>-L&#8217;età deve essere considerata nel contesto globale del quadro clinico del paziente.</p>
<p>A proposito di quest&#8217;ultimo punto si legge nel testo: &#8220;<em>L’età non è di per sé un criterio sufficiente per stabilire quali pazienti possono maggiormente beneficiare delle cure intensive e pertanto non è possibile farvi ricorso in fase di triage stabilendo dei cut-off (soglie di età)&#8221;.</em></p>
<p>-In caso di incapacità del paziente deve essere verificata con attenzione dai medici l’eventuale esistenza di volontà precedentemente espresse, attraverso le disposizioni anticipate di trattamento o una pianificazione condivisa delle cure.</p>
<p>Inoltre, per ogni paziente, andrà valutata la sua condizione quotidianamente, attraverso una rivalutazione della sussistenza dell&#8217;indicazione clinica, degli obiettivi di cura e della proporzionalità.</p>
<p>E per i pazienti per i quali non sia possibile prevedere un percorso di cura intensivo devono essere previsti trattamenti di minore intensità. Nel caso in cui un paziente non risponda al trattamento, &#8220;<em>la decisione di interrompere le cure intensive (desistenza dai trattamenti futili) e di rimodularle verso le cure palliative non deve essere posticipata&#8221;,</em> perché l&#8217;appropriatezza e la proporzionalità delle cure sono il presupposto etico e professionale di qualsiasi trattamento.</p>
<p>In ogni caso la decisione di limitare le cure intensive, in fase di triage o successivamente se le condizioni cliniche del malato dovessero aggravarsi, non deve mai essere affidata a un solo medico. La decisione di desistenza da trattamenti futili deve essere assunta e condivisa da tutta l’équipe medico-infermieristica.</p>