<h6><em>Conservare</em> <em>la qualità della tac ma diminuire le radiazioni, ecco l&#8217;iniziativa di 2 ingegnere italiane: apparecchi meno invasivi e meno effetti collaterali.</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-6344" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/09/iStock-134574914.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Come tutti sanno, sia la <strong>Tac</strong> e sia la <strong>Risonanza magnetica</strong>, sono i due mezzi diagnostici più accurati attualmente che ci permettono di esaminare l&#8217;interno del nostro corpo, con un solo effetto collaterale: un <strong>eccesso di radiazioni</strong> che, con il passare del tempo, possono diventare dannosi specialmente se siamo costretti a fare più tac o risonanze durante l&#8217;anno.</p>
<h6><strong>Stessa qualità, ma metà delle radiazioni emesse</strong></h6>
<p>Obiettivo di 2 ingegnere italiane è quello di <strong>dimezzare la quantità di radiazioni nocive</strong> che entrano nel nostro corpo ogni volta che ci sottoponiamo alla tac, ed essere colpiti dalla metà delle radiazioni.</p>
<p>Questo nuovo protocollo che permette di ridurre del 40-60% l’esposizione garantendo una buona qualità dell’immagine è stato progettato da due giovani ingegnere cliniche di Napoli, <strong>Federica Caracò</strong> dell’Università degli studi Federico II e <strong>Michela D’Antò</strong>, della Fondazione G. Pascale</p>
<p><strong>Il loro algoritmo ha superato la concorrenza di 162 progetti</strong> vincendo il Primo premio assoluto dell’Health technology challenge (Htc) Il premio è stato consegnato durante il XIX Congresso dell’Associazione nazionale degli ingegneri clinici (AIIC) che si è svolto a Catanzaro.</p>
<p>L’Health Technology Challenge (HTC) è un’iniziativa per dare spazio alla presentazione di esperienze e soluzioni innovative per i tanti piccoli e grandi problemi della sanità che ancora sembrano insormontabili. Si stima per esempio che in Italia su oltre 40 milioni di esami radiologici effettuati ogni anno, circa il 44% sia prescritto in modo inappropriato e non sia strettamente necessario…</p>
<p>Il progetto delle due ingegnere, che ha vinto su tutta la concorrenza, è <strong>un algoritmo che permetterà’ il collaudo di macchine di varie aziende</strong> e in diversi modelli in modo da poter effettuare le Tac a dosi ridotte.</p>
<p>Le due ingegnere hanno ottenuto il massimo punteggio della giuria tecnica e popolare con il progetto “Valutazione di un protocollo per la verifica delle funzionalità di un sistema di riduzione della dose installato su tomografi assiali computerizzati”</p>
<p>Nel loro progetto hanno verificato l’efficacia di un protocollo per poter garantire una buona qualità di immagini da una Tac, con <strong>maggior sicurezza e minor invasività per i pazienti</strong>, riducendo del 40-60% la dose di radiazioni</p>
<p>Le due professioniste raccontano :</p>
<blockquote><p>“Tali risultati dimostrano l’importanza dell’aggiornamento delle tecnologie esistenti per migliorare le prestazioni degli strumenti radiologici per assicurare al paziente prestazioni più accurate e minimizzando i rischi possibili derivanti dall’esposizione a radiazioni ionizzanti”</p></blockquote>
<p>A beneficiare di questa nuova tecnologia saranno i malati oncologici che sono costretti ad effettuare Tac con una certa frequenza, con il rischio che un eccesso di radiazioni predisponga questi pazienti a malattie gravi.</p>
<p>Le <strong>radiazioni ionizzanti</strong> sono un <strong><span data-glossary-term="Fattore di rischio" data-glossary-term-id="3601" data-glossary-term-value="Qualcosa che aumenta in maniera statisticamente significativa la probabilità di sviluppare una certa patologia. Tra i fattori di rischio più importanti per il cancro vi sono condizioni non modificabili, come l'età o la familiarità per un determinato tumore. Fattori di rischio modificabili, su cui si può cioè agire per cercare di prevenire la malattia, sono ad esempio il fumo di sigaretta, l'obesità, l’esposizione a radiazioni o a determinate sostanze chimiche e l’infezione causata da determinati virus o batteri.">fattore di rischio</span></strong> riconosciuto per l&#8217;insorgenza del cancro. Sono in grado di indurre lo sviluppo di <strong>quasi ogni forma di tumore</strong> anche se possono trascorrere molti anni tra l&#8217;esposizione alle radiazioni e la sua insorgenza.</p>
<p>La<strong> sensibilità alle radiazioni</strong> varia da organo a organo: il <strong><span data-glossary-term="Midollo osseo" data-glossary-term-id="3631" data-glossary-term-value="Tessuto spugnoso contenuto all'interno delle ossa lunghe e di alcune ossa piatte, dove hanno origine le cellule immature, dette anche cellule staminali o blasti, da cui si sviluppano le cellule che costituiscono la parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine).">midollo osseo</span> </strong>e la <strong>tiroide </strong>sono quelli maggiormente soggetti alla trasformazione indotta dalle radiazioni, per questo alcune forme di leucemia e il cancro della tiroide sono le neoplasie che si verificano più frequentemente e più precocemente nelle persone esposte a radiazioni ionizzanti.</p>
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