Attualità

Se si rifiuta il vaccino, potrebbe essere sospeso lo stipendio: ecco cosa possono decidere di fare le aziende

<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-30582" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2021&sol;03&sol;iStock-1285915990&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"1257" height&equals;"835" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Vaccino si o vaccino no&quest; Questo è un grande dilemma per i lavoratori che saranno costretti a decidere se riceverlo&period; Ma a quale condizione&quest; Se si rifiuta&comma; cosa può accadere&quest; Quali gli obblighi del datore di lavoro&quest;<&sol;p>&NewLine;<p>Il dibattito sull’obbligatorietà del vaccino continua&colon; c&&num;8217&semi;è chi ritiene che sia giusto lasciare a ciascun individuo la facoltà di decidere se vaccinarsi o no&comma; altri pensano invece&comma; che si dovrebbe obbligare&comma; almeno i lavoratori&comma; a vaccinarsi&comma; per uscire quanto prima dall&&num;8217&semi;emergenza sanitaria e per lavorare in sicurezza&period; Da qui&comma; quindi&comma; gli interrogativi sui presupposti di legge che giustificherebbero azioni di tutela nei confronti di lavoratori&comma; aziende e soggetti esposti al rischio contagio in generale&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Prima di tutto&comma; cosa può fare &lpar;o non fare&rpar; il datore di lavoro di fronte a un dipendente che rifiuta il vaccino&quest; Che tutele può attuare e quali sono i diritti – nonché i doveri – che la legge gli riconosce in questo caso&quest;<&sol;p>&NewLine;<p>Ricordiamo che il datore di lavoro è il principale garante della sicurezza e della salute dei lavoratori&period; Questo in linea con quanto affermato dalla stessa Costituzione che&comma; all’art&period; 32&comma; sancisce l’obbligo della tutela della salute quale diritto fondamentale dell’individuo&comma; anche &lpar;e soprattutto&rpar; in ambito professionale&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Lo Statuto dei lavoratori&comma; all’art&period; 9&comma; prevede inoltre la facoltà per i lavoratori di controllare l’applicazione delle norme di prevenzione sui luoghi di lavoro&period; L’azienda&comma; quindi&comma; ha delle responsabilità nei confronti dei propri dipendenti&comma; i quali possono chiedere e devono pretendere il rispetto dei protocolli di sicurezza&period; Per far fronte ai rischi connessi alla pandemia da Covid&comma; infatti&comma; l’Inail – in vista della ripresa delle attività lavorative con accesso presso terzi o in presenza – ha predisposto precisi documenti tecnici con le indicazioni generali e le misure specifiche&comma; organizzative e di prevenzione&comma; finalizzate al contenimento della diffusione del contagio&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Alla luce di quanto detto&comma; il datore di lavoro può imporre il vaccino ad un suo dipendente&quest;<&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-30583" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2021&sol;03&sol;iStock-1230251561&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"1254" height&equals;"836" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Al momento non esiste alcuna legge specifica che impone il vaccino Covid a dipendenti e ai lavoratori in generale&comma; ma ci si sta orientando verso l&&num;8217&semi;obbligatorietà&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Secondo la dottoressa Hana El Sahly&comma; che supervisiona una sperimentazione clinica per il candidato vaccino di Moderna&comma; gli ospedali potrebbero eventualmente rendere l’inoculazione del vaccino anti Covid una condizione di lavoro&comma; proprio come accade con il vaccino antinfluenzale annuale&comma; richiesto a tutto il personale medico&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Posto però che – come già detto – non è stata ancora approvata una legge che permetta al datore di lavoro di imporre ai propri dipendenti di vaccinarsi&comma; cosa può fare l’azienda in questi casi&quest;<&sol;p>&NewLine;<p>Sulla questione si è espresso l’avvocato Aldo Bottini&comma; partner dello studio legale Toffoletto De Luca Tamajo&comma; che a Business Insider ha spiegato che&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;<em>se il vaccino è considerato una misura di protezione sia personale che per la collettività&comma; il datore può considerare il lavoratore che non si sottopone alla profilassi temporaneamente non idoneo allo svolgimento della sua mansione perché impossibilitato a renderla in sicurezza”&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;<p>&OpenCurlyDoubleQuote;<em>Si tratta di un tema controverso&comma; molto dibattuto&period; Ritengo che quando il lavoratore&comma; pur potendo vaccinarsi rifiuti la somministrazione&comma; sia inidoneo a lavorare in sicurezza<&sol;em> – ha poi aggiunto il legale -&period; <em>A quel punto il datore potrebbe decidere di non accettare più la sua prestazione e quindi non pagarlo<&sol;em>”&period; E a giustificazione di questa azione&comma; secondo l’esperto&comma; entrerebbe in gioco quello che i giuristi definiscono un caso di &OpenCurlyDoubleQuote;<em>sopravvenuta temporanea impossibilità a rendere la prestazione lavorativa&OpenCurlyDoubleQuote;<&sol;em>&comma; che rientra tra l’altro tra le cause di sospensione delle retribuzione&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Da qui&comma; quindi&comma; l’inevitabile conseguenza di sospendere lo stipendio al lavoratore in caso di rifiuto del vaccino anti Covid&period;<&sol;p>&NewLine;