<h6><em>Lotta ai contanti: bonus per chi paga con carta. Agli anziani poco abituati a pagare con carte di credito e Bancomat, sarà data una carta unica che fungerà da carta d’identità, tessera sanitaria e metodo di pagamento</em></h6>
<p><em> <img class="alignnone size-full wp-image-7064" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/09/iStock-974469068.jpg" alt="" width="724" height="483" /></em></p>
<p>Già da diverso tempo si parla di <strong>lotta ai contanti</strong>, per favorire l’utilizzo dei pagamenti elettronici.</p>
<p>La vera iniziativa che il Governo vorrebbe mettere in atto è proprio quella di eliminare o almeno diminuire i pagamenti con i contanti. Per attuare ciò, si pensa di incentivare i pagamenti digitali senza penalizzare il contante.</p>
<p>In che modo? In primis saranno incentivati negozianti, esercenti e professionisti ad adottare il Pos per i pagamenti.</p>
<p>L’incentivo servirà a coprire i costi di installazione e gestione del Pos. Dall’altro lato, viene previsto un<strong> taglio delle commissioni</strong> per le transazioni d’importo inferiore ai 25 euro nei settori a bassa marginalità. Infine, per il consumatore che paga, si ipotizza un <strong>rimborso fiscale in percentuale sui pagamenti elettronici</strong> effettuati. A comunicarlo è lo stesso sottosegretario all’Economia, Villarosa.</p>
<h6><strong>Il Governo e la lotta ai contanti</strong></h6>
<p>La lotta dei contanti, a cui mira da diverso tempo il Governo, ha come ulteriore finalità quella di ottenere la tracciabilità dei pagamenti.</p>
<p>Un’operazione rivolta, innanzitutto, a ridurre la forte<strong> evasione dell’Iva</strong> che vede l’Italia prima in Europa. La procedura di pagamento elettronico metterebbe fine all’evasione fiscale di tutti i negozianti che non emettono lo scontrino.</p>
<p>Ecco che allora la mossa di garantire uno <strong>sconto fiscale</strong> a chi deve sborsare i soldi se accetta di usare la carta di credito o il bancomat si rivela la soluzione più agevole e, nello stesso tempo, anche più efficace. Con tutti i soldi che il Governo recupererà dall’IVA che non sarà più evasa, potrà finanziare l’incentivo. Insomma, il Governo ci guadagnerà, il cittadino pure, i negozianti un po&#8217; meno, specialmente se erano abituati a non emettere scontrini su tutta la merce.</p>
<p>Ai negozianti, come accennato prima, verrà riconosciuto un credito di imposta per coprire i costi di installazione e gestione del Pos. Per quanto, invece, riguarda i <strong>professionisti </strong>verrà riconosciuto un<em> cashback</em>, ossia un rimborso fiscale di una percentuale dei pagamenti effettuati con strumenti alternativi al contante.</p>
<p>A tutto ciò, si aggiunge anche il <strong>taglio delle commissioni per negozianti, esercenti e professionisti</strong> che si doteranno di Pos e che consentiranno ai loro clienti di pagare senza contanti.</p>
<p>La decisione importantissima del Mef ( MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE), è quella di escludere categoricamente l’applicazione di una tassa per chi preleva al bancomat o allo sportello di banca o posta.</p>
<h6><strong>E gli anziani? Pagheranno con un&#8217;unica carta</strong></h6>
<p>Il governo ha anche pensato a tutti gli anziani poco abili nel riuscire a pagare con carte di credito e Bancomat. Si pensa, quindi, di dotarli di una carta unica: sarà una tessera che, anticipa Villarosa, avrà «carta d’identità, tessera sanitaria, identità digitale e possibilità di attivare in conto di pagamento presso qualsiasi sportello bancario o postale».</p>
<p>Attualmente il protocollo d’intesa è in fase di sperimentazione ma si è molto vicini a concretizzare questa iniziativa.</p>
<p>Villarosa, sottosegretario di Stato del Ministro delle Finanze ha precisato: «<em>Sto parlando da mesi con gli e resto sempre più convinto che per incrementare l’utilizzo degli strumenti digitali è fondamentale eliminare i costi delle transazioni digitali sotto i 5 euro e ridurre pesantemente i costi per quelle sotto i 25 euro e garantire bassi costi per quei settori a “bassa marginalità” come, ad esempio, benzinai o edicolanti».</em></p>