Salute

Sclerosi multipla: arriva il farmaco che blocca la malattia

<div class&equals;"dm-foglia-abstract dm-marginbottom">&NewLine;<h6><em>Ottime notizie che danno speranze di vita sempre più vere ai malati di sclerosi multipla&period; Un nuovo farmaco la cui efficacia è stata già approvata&comma; arriva anche in Italia con il nome di Cladribina&period;<&sol;em><&sol;h6>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-5522" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2019&sol;09&sol;iStock-970046672&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"734" height&equals;"476" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Si chiama Cladribina il nuovo principio attivo&comma; passato dal Servizio sanitario&comma; indicato per la sclerosi multipla recidivante&period; Una vera e propria rivoluzione in campo medico&colon; &&num;8220&semi;<em>ai pazienti che dovevamo dire loro che non vi era alcun trattamento farmacologico per aiutarli&comma; ora possiamo offrire loro <strong>un&&num;8217&semi;opzione che ha mostrato risultati clinici negli studi clinici<&sol;strong><&sol;em><em> <&sol;em>&&num;8220&semi;&comma; ha riferito il neurologo <strong>Edgardo Cristiano&comma; direttore del Centro di sclerosi multipla di Buenos Aires&period;<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;<p>Questo farmaco <strong>rallenta l&&num;8217&semi;atrofia cerebrale e il deterioramento neurologico<&sol;strong> dei pazienti&colon; la disabilità progredisce più lentamente e perde meno volume del cervello&comma; che è uno degli indicatori per misurare la neurodegenerazione &&num;8220&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;<&sol;div>&NewLine;<div class&equals;"dm-foglia-content">&NewLine;<h6><strong>Chi colpisce la sclerosi multipla&quest;<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Questa malattia di solito inizia più tardi delle altre&colon; insorge intorno ai <strong>35 o 40 anni<&sol;strong> &comma; ma ci sono casi anche prematuri&comma; di giovani tra 25 e i 30&period; Allo stesso tempo&comma;  <strong>colpisce uomini e donne allo stesso modo<&sol;strong>&comma; ma ciò che distingue maggiormente la variante progressiva primaria è che la disabilità inizia a scatenarsi dall&&num;8217&semi;inizio della malattia&period; Sono pazienti che hanno difficoltà progressive nei movimenti&comma; nell&&num;8217&semi;equilibrio&comma; il controllo degli sfinteri e non si riprendono anzi&comma; peggiorano giorno dopo giorno&colon; non ci sono remissioni come in altre forme cliniche&comma; e sono pazienti <strong>per i quali non abbiamo mai avuto alternative terapeutiche <&sol;strong>oltre a curare i loro sintomi e riabilitarli &&num;8220&semi;&comma; descrive Cristiano&period;<&sol;p>&NewLine;<p>La sclerosi multipla in sostanza è una malattia molto variabile e i sintomi dipendono dalle aree del sistema nervoso centrale che sono state colpite e dall&&num;8217&semi;entità dell&&num;8217&semi;epidemia&period; Gli episodi possono durare giorni&comma; settimane o mesi ed essere seguiti da periodi di riduzione o assenza di sintomi &lpar;remissioni&rpar;&period; Possono anche essere presentati progressivamente&period; Febbre&comma; bagni caldi&comma; esposizione al sole e stress possono scatenare o peggiorare focolai&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>Una speranza in più dal nome CLADRIBINA<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Le speranze ci sono e i medici sono entusiasti&period; Bastano <strong>20 compresse in due anni<&sol;strong> per bloccare la <strong>sclerosi multipla<&sol;strong>&period; È quanto garantisce l’ultimo arrivato tra i farmaci in grado di rallentare la progressione della malattia&comma; un farmaco efficace&comma; che ha superato tutti i dubbi medici&period; Attualmente&comma; infatti&comma; non esiste una cura risolutiva per questa grave patologia autoimmune del sistema nervoso centrale&period; Esistono varie terapie che <strong>stimolano l’organismo a reagire<&sol;strong> alla malattia&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Ma <strong>Cladribina&comma; è nuovo principio attivo&comma;<&sol;strong> rispetto agli altri che funzionano solo finché si assumono&comma; ha un grande vantaggio&colon; gli effetti del farmaco proseguono anche dopo aver terminato il trattamento&period; «<em>Con un ciclo di terapia di 10 giorni il primo anno e 10 il secondo&comma; è in grado di tenere sotto controllo la malattia anche per i due anni successivi<&sol;em>» spiega il professor Giancarlo Comi&comma; docente ordinario di neurologia all’Università Vita-Salute dell’ospedale San Raffaele di Milano&period; «<em>Come hanno provato gli studi condotti su 2000 pazienti&comma; nei due anni di assunzione in 4 casi su 10 non ci sono state ricadute e in 9 su 10 nemmeno progressione della disabilità&period; E dopo 4 anni 7 malati su 10 continuano a non avere attacchi<&sol;em>»&period;<&sol;p>&NewLine;<div id&equals;"adv-video-article">&NewLine;<h6><strong>Come agisce<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Mavenclad&comma; questo è il nome commerciale del nuovo farmaco&comma; è <strong>passato dal Servizio sanitario<&sol;strong> ed è indicato per la <strong>sclerosi multipla recidivante<&sol;strong>&comma; che alterna periodi di attacchi ad altri di benessere e&comma; in particolare&comma; per le forme dette a elevata attività&comma; in cui le crisi sono più frequenti e intense&period; Non si conosce esattamente il suo meccanismo d’azione&comma; ma sembra che riduca in modo selettivo i linfociti B e T&comma; che giocano un ruolo centrale nello scatenamento degli attacchi&period; In pratica&comma; <strong>interrompe a cascata le reazioni del sistema immunitario<&sol;strong> che sono alla base della malattia&period; Il medicinale è anche ben tollerato&colon; l’effetto collaterale più comune è la linfopenia&comma; cioè una riduzione del numero dei linfociti&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>La terapia si segue a casa<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Esso è un farmaco molto pratico&comma; che come abbiamo detto&comma; non necessita di somministrazione prolungata&period; Grazie alla formulazione in <strong>compresse<&sol;strong>&comma; la terapia può essere seguita tranquillamente a casa&period; L&&num;8217&semi;assunzione inoltre non richiede tanti esami di routine poichè non altera i valori del sangue «<em>I pazienti seguono più facilmente la cura e la loro qualità della vita migliora notevolmente<&sol;em>» aggiunge la professoressa Trojano&period; «<em>Perché quasi si dimenticano di essere malati<&sol;em>»&period; Un bel vantaggio soprattutto perché la sclerosi multipla colpisce in giovane età&comma; tra i 20 e i 40 anni&period; E <em>un paziente su due abbandona il lavoro<&sol;em> a causa della malattia&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Ci auguriamo che tutto vada per il meglio con la nuova terapia che renderà la vita dei malati di sclerosi multipla&comma; tanto colorata e soddisfacente&period;<&sol;p>&NewLine;<&sol;div>&NewLine;<&sol;div>&NewLine;