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Perugia, dopo 20 anni scopre che i figli non sono suoi: l’ex moglie dovrà risarcirlo con 150 mila euro

<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-27770" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;10&sol;iStock-467156428&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"482" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>Dramma per un imprenditore umbro che&comma; dopo 20 anni ha scoperto di aver mantenuto&comma; cresciuto ed amato dei figli che in realtà non erano i suoi&period; Sua moglie infatti&comma; per tutti questi anni&comma; ha spacciato i figli del suo amante per suoi&comma; ingannando l&&num;8217&semi;uomo&period; Per questo motivo l&&num;8217&semi;imprenditore potrà richiedere un risarcimento di 150 mila euro&period;<&sol;p>&NewLine;<p><strong>Perugia&comma; dopo 20 anni scopre che i figli non sono suoi&colon; l&&num;8217&semi;ex moglie dovrà risarcirlo con 150 mila euro<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;<p>Dovrà essere risarcito con 150 mila euro dalla ex moglie per avere mantenuto per una ventina d&&num;8217&semi;anni i due figli che&comma; è emerso nel corso della separazione&comma; in realtà non erano suoi&comma; un piccolo imprenditore dell&&num;8217&semi;alta Umbria&colon; lo ha stabilito il tribunale civile di Perugia&period; La notizia è riportata oggi dalla Nazione&period; «Tecnicamente è stato riconosciuto un danno endo-familiare legato al comportamento ritenuto illegittimo del coniuge per avere fatto credere all&&num;8217&semi;altro che i figli fossero stati i suoi» ha spiegato all&&num;8217&semi;ANSA il legale dell&&num;8217&semi;uomo&comma; l&&num;8217&semi;avvocato Marcello Pecorari&period;<&sol;p>&NewLine;<p><img class&equals;"alignnone size-full wp-image-27771" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;ilmondodelledonne&period;net&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2020&sol;10&sol;iStock-522644850&period;jpg" alt&equals;"" width&equals;"724" height&equals;"483" &sol;><&sol;p>&NewLine;<p>La coppia si era separata nei primi anni del 2000 e nell&&num;8217&semi;ambito della procedura era stato assegnato al padre il mantenimento dei due figli&comma; ora maggiorenni&period; Nel corso della procedura è stato inoltre eseguito il test del Dna che ha portato al disconoscimento formale della paternità&comma; nel 2018&period; Di qui la decisione del tribunale civile&comma; in primo grado&comma; di disporre il risarcimento di 150 mila euro per il mantenimento dei figli durato una ventina d&&num;8217&semi;anni&period;<&sol;p>&NewLine;