<h6><em>Neonato viene dichiarato morto ma in realtà non lo era. A poche ore di distanza dal decesso dichiarato, i medici si sono accorti che il bambino respirava ancora nonostante avesse trascorso già 6 ore in una cella frigorifera. Aperta un indagine.</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-27878" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/iStock-876206060-1.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Un bambino, nato prematuro dopo una gravidanza di appena 23 settimane, è sopravvissuto per sei ore in una cella frigorifero dell&#8217;obitorio dopo essere stato erroneamente dichiarato morto. Gli addetti dicono di aver scoperto che il neonato respirava dopo essere stati contattati per recuperare il suo corpicino e consegnarlo ai suoi genitori per il funerale. L&#8217;incredibile vicenda, come riporta il Sun, è andata in scena in un ospedale di Puebla, in Messico.</p>
<p>Miguel Angel Flores, uno dei dipendenti della società di una società di pompe funebri, avrebbe dovuto portare via il corpo. &#8220;Quando siamo arrivati, ci siamo resi conto che piangeva e si muoveva. Abbiamo chiamato il padre, anche lui ha visto che il bambino piangeva. Siamo corsi a chiamare il medico che aveva firmato il certificato di morte. Non riesco a credere che non sia morto lì dentro, non ho mai vissuto un&#8217;esperienza del genere. Il frigorifero in cui si trovava viene normalmente utilizzato per mantenere gli arti degli amputati. Non ho mai visto niente di simile prima&#8221;, ha detto l&#8217;uomo.</p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-27879" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/10/iStock-513727131-1.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Sui social è diventato virale un video che ritrae il piccolo, avvolto in un lenzuolo mentre il padre ripete: &#8220;<em>E&#8217; vivo, sta piangendo, è vivo</em>&#8220;. Il bambino, di cui non è stato diffuso senza nome, sarebbe nato ieri alle 4.29, ora locale, ed è stato salvato intorno alle 10.00. I medici hanno detto ieri sera alla stampa locale che è tenuto sotto osservazione in un&#8217;unità neonatale di terapia intensiva. L&#8217;IMSS di Puebla, un&#8217;organizzazione governativa che fa parte del sistema sanitario messicano, ha confermato che è in corso un&#8217;indagine sull’accaduto.</p>