<h6><em>Una storia accaduta anni fa, ed ora finalmente è stata fatta giustizia. Un uomo avrebbe abusato di una bambina per 15 anni ma nessuno aveva mai sospettato di lui. Poi è arrivata la vendetta della mamma della bambina che, per anni aveva subito in silenzio. Scopriamo i dettagli.</em></h6>
<p><img class="alignnone size-large wp-image-22730" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/06/Raymond-Earl-Brooks-1024x538.jpg" alt="" width="800" height="420" /></p>
<p>Il suo nome è Julia, adesso ha 22 anni ma i suoi abusi risalgono al periodo della sua adolescenza, quando aveva appena 11 anni.</p>
<p>La storia si è svolta negli Stati Uniti d&#8217;America. In Alabama un uomo di 59 anni, Raymond Earl Brooks, frequentava una famiglia in cui vi era anche una bambina di soli 4 anni di nome Julia Maynor. Quest&#8217;uomo era ben conosciuto ed accettato in casa, tanto da essere considerato una specie di nonno adottivo per la bambina.</p>
<p>Quello che la mamma ed il papà di Julia non sapevano era che il maledetto aveva sin dall&#8217;inizio messo le mani addosso alla bambina. Il pedofilo aveva abusato della piccola Julia per dieci lunghi anni, sino a quando la bambina non raggiunse i 15 anni di età.</p>
<p>Quando la ragazzina ha raccontato tutto quello che subiva, per l&#8217;uomo è arrivata la fine.</p>
<p>Raymond Earl Brooks interrogato e messo alle strette in sede processuale ha confessato quanto fatto ai danni della bambina ed ammesso le sue colpe, per le quali è stato condannato a 27 mesi di carcere, poco più di due anni. La sentenza ha scatenato tantissime polemiche in America e nel mondo ed il padre di Julia, Jay Maynor, ha considerato da subito quella pena assolutamente irrisoria per un delitto come quello commesso dal pedofilo su sua figlia.</p>
<p>La mamma di Julia, ha deciso di farsi giustizia da sola e uccidere, sparandogli 15 colpi di pistola. La donna è stata quindi accusata di omicidio, così da essere condannata a 30 anni di carcere.</p>
<p>La figlia Julia ha difeso la madre: «<em>La mia è una mamma meravigliosa, la migliore. Purtroppo, per quanto mi riguarda, ogni giorno rivivo quei momenti, la mattina fatico ad alzarmi dal letto. Ho provato una terapia ma non ha funzionato</em>», ammettendo che per lei andare avanti senza il supporto della mamma è difficile.</p>
<p>Monika, in carcere riferisce di essere soddisfatta di quello che ha fatto: violentare sua figlia è stato come ammazzarla e nessuna pena sarebbe stata sufficiente per punire l&#8217;uomo, suo padre, che aveva abusato della sua bambina. Gli avvocati di Monika sono fiduciosi e pensano che la pena si potrà abbreviare grazie alla buona condotta della donna.</p>