<p><img class="alignnone size-full wp-image-30213" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2021/03/iStock-1016125084.jpg" alt="" width="1254" height="837" /></p>
<p>Stati Uniti: Quella che stiamo per raccontare è la storia di una donna statunitense, unico caso al mondo, morta dopo un trapianto di polmoni infetto da Covid.</p>
<p>La donna ha infatti ricevuto, senza saperlo, dal donatore, dei polmoni infetti da Covid.</p>
<h6><strong>Le trapiantano i polmoni ma il donatore aveva la Covid, donna muore dopo l’intervento</strong></h6>
<p>Una donna americana affetta da malattia polmonare ostruttiva cronica ha perso la vita per COVID-19 dopo aver ricevuto un trapianto di polmoni. La donatrice (asintomatica) era infatti contagiata dal coronavirus SARS-CoV-2, ma il tampone cui era stata sottoposta post portem e i controlli sugli organi avevano dato esito negativo. È il primo caso noto in letteratura scientifica.</p>
<p>Una donna del Michigan, Stati Uniti, è morta a causa dell&#8217;infezione da coronavirus SARS-CoV-2 contratta attraverso un trapianto di polmoni. Gli organi donati, infatti, erano infettati dal patogeno pandemico, sebbene i rigorosi test cui erano stati sottoposti prima dell&#8217;intervento erano risultati negativi, così come il tampone rinofaringeo della donatrice (asintomatica). Si tratta del primo caso noto in letteratura scientifica di un paziente infettato e ucciso dalla COVID-19 da organi ricevuti da un donatore positivo.</p>
<p>Gli scienziati, coordinati dal professor Daniel R. Kaul, avevano in cura presso la propria struttura una donna affetta da una grave forma di malattia polmonare ostruttiva cronica; era assistita con la ventilazione meccanica. L&#8217;unica soluzione per salvarle la vita era attraverso un doppio trapianto di polmone.</p>
<p>L&#8217;occasione si è presentata a causa di un incidente stradale verificatosi nel Midwest, dove una donna ha perso la vita a causa di un terrificante scontro frontale. Essendo iscritta nelle liste dei donatori d&#8217;organi, i medici hanno prelevato i suoi polmoni per trapiantarli in quelli della paziente ricoverata. La donna vittima dell&#8217;incidente stradale non aveva alcun sintomo respiratorio quando è deceduta, ma era infettata dal coronavirus SARS-CoV-2. La positività è purtroppo sfuggita ai test di controllo in laboratorio, che sono rigorosissimi e solo in casi estremamente rari lasciano “passare” malattie infettive.</p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-30214" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2021/03/iStock-1211768713-2.jpg" alt="" width="1319" height="794" /></p>
<p>Due giorni dopo il trapianto, il dottor Kaul e i colleghi si sono accorti che qualcosa non andava. Il cuore non mostrava una funzionalità regolare, e al terzo giorno la paziente ha sviluppato anche febbre, ipotensione e infiltrati polmonari. Sottoposta a un tampone rinofaringeo è così risultata positiva al coronavirus. Anche un chirurgo toracico che aveva preparato i polmoni ed era presente all&#8217;operazione è stato contagiato dal virus, fortunatamente in modo lieve. La paziente, che aveva anche ricevuto il farmaco immunosoppressore metilprednisolone, ha invece sviluppato la forma grave della COVID-19, e nonostante tutti i tentativi di salvarla con remdesivir e altri farmaci, dopo 2 mesi dall&#8217;intervento ha perso la vita per difficoltà respiratorie e insufficienza multiorgano. Nessun altro organo era stato prelevato dalla donna morta nel terribile schianto.</p>
<p>Il professor Kaul ha dichiarato alla NBC News che si è trattato di un evento rarissimo, che non deve assolutamente spingere chi ha bisogno di un trapianto di organi a rifiutarli per paura.</p>