<h5><em>Agire in anticipo per fare prevenzione su queste malattie si può: piccoli consigli da seguire nella vita quotidiana per dire STOP alle patologie di degenerazione delle abilità mentali</em></h5>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-2387" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/06/brain-2546101_960_720.jpg" alt="" width="960" height="433" /></p>
<p>E’ la <strong>perdita di memoria</strong> il primo campanello d’allarme che ci fa pensare che qualcosa non va: è il primo sintomo della demenza senile e che può verificarsi in molte diverse forme diverse: <strong>il mondo di Parkinson, la malattia di Hutington, la demenza vascolare e il tanto temuto Alzheimer</strong> che ha un’incidenza maggiore rispetto agli altri di quasi il 60- 70 %.</p>
<p>Molte delle volte ci accorgiamo della malattia quando ormai è in stato progressivo e difficilmente si potrà tornare indietro: è solo la prevenzione che ostacolerà l’avvio repentino di queste malattie neurodegenerative che fanno ancora tanta paura.</p>
<p>Tanti i sintomi che possono presentarsi ma alcuni davvero fuorvianti e difficilmente ricollegabili a tale disturbo: <strong>apatia, ansia, stati depressivi, difficoltà ricordare anche le cose più banali tra cui date, eventi, numeri di telefono.</strong></p>
<h6><strong>Fattori di rischio: ecco che cosa alimenta la malattia</strong></h6>
<p>Non sempre tali patologie degenerative hanno origine dal nostro DNA: molto spesso, durante il corso della nostra vita, molti fattori aumentano il rischio di ammalarsi. Ecco quali:</p>
<ul>
<li><strong>Alimentazione scorretta</strong></li>
<li><strong>Mancanza di vitamine</strong></li>
<li><strong>Uso frequente di farmaci per la depressione</strong></li>
<li><strong>Alterazioni tiroidee</strong></li>
<li><strong>Rischi cardiovascolari</strong></li>
<li><strong>Colesterolo alto</strong></li>
<li><strong>Diabete</strong></li>
<li><strong>Fumo</strong></li>
<li><strong>Scarsa attività fisica</strong></li>
<li><strong>Alcool</strong></li>
<li><strong>Lesioni cerebrali</strong></li>
<li><strong>Predisposizione genetica o mutamenti di DNA</strong></li>
</ul>
<h6><strong>Ridurre il rischio si può: ecco quali regole seguire</strong></h6>
<p>La predisposizione genetica sicuramente non lascia nessuno spiraglio per evitare la malattia ma, quando essa non è presente, si possono adottare delle comuni regole per ridurre il rischio di demenza:</p>
<ol>
<li><strong>Assumere vitamine</strong> – E’importantissimo per evitare un deterioramento cognitivo, assumere vitamina D poiché è stato scientificamente dimostrato che una sua carenza porta alla demenza. Qualora la vitamina D non può essere presa direttamente dal sole, si può decidere di assumere integratori. Anche le vitamine del gruppo B sono fondamentali per ridurre l’<strong>Omocisteina</strong> che favorisce sia il deterioramento cognitivo che le malattie cerebrovascolari.</li>
<li><strong>Allenare il proprio cervello</strong> – Fare cruciverba, imparare una seconda lingua, leggere, studiare, sono tutte attività che permettono al nostro cervello di mantenersi allenati ed evitare il regresso.</li>
<li><strong>Fare attività fisica</strong>&#8211; Fare attività fisica è la migliore medicina per evitare qualsiasi problema di salute. Bastano 30 minuti al giorno per ottenere i benefici a lungo termine.</li>
<li><strong>Proteggere la testa dalle lesioni</strong> – E’ importantissimo proteggere il proprio capo da qualsiasi pericolo indossando un casco.</li>
<li><strong>Interagire con gli altri</strong> – Mantenere attivi i contatti con gli altri è un ottimo metodo per tenere la mente in allenamento. Basta anche dialogare frequentemente con un amico o con un parente per ottenere i giusti benefici.</li>
<li><strong>Non fumare</strong> – Il fumo danneggia molto il nostro cervello con un’incidenza del 45 % in più rispetto a chi non è fumatore.</li>
<li><strong>Controllare frequentemente pressione e valori ematici</strong> – Controllare frequentemente la pressione arteriosa, i valori di colesterolo e glicemia, possono aiutare a tenere lontano la demenza.</li>
</ol>
<p><strong>Parlare con il proprio medico di famiglia quando si nota qualsiasi sintomo preoccupante, può rappresentare il modo più efficace per fermare in tempo la malattia.</strong></p>
<p style="text-align: right;"><span style="font-size: 10pt;"><strong>© Riproduzione riservata</strong></span></p>