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Lavare la biancheria intima a 40° C li lascia pieni di batteri fecali, avverte un esperto

Lavare i capi intimi e la biancheria tessile è una routine fondamentale e che va fatta bene se non vogliamo contrarre infezioni.

Gli esperti di igiene sostengono che lavare la biancheria intima a 40 ° C potrebbe essere dannoso e inutile perché rimarrebbero probabilmente pieni di batteri fecali.

E se hai ammucchiato le mutande con gli altri vestiti – e ammettiamolo, lo facciamo tutti – potrebbero anche essere contaminati da particelle di fecali e vaginali.

La dott.ssa Lisa Ackerley, nota anche come The Hygiene Doctor, ha dichiarato a HuffPost che lavare i capi a qualsiasi temperatura inferiore a 60 ° C non ucciderà i batteri; si toglieranno eventuali macchie ma i capi non saranno igienizzati come dovrebbero essere.

Ha aggiunto: “Non mettere le mutande in lavatrice con gli strofinacci effettuando un lavaggio a basse temperature, perché potresti generarsi una contaminazione batterica dei capi e potrebbero trasferirsi pertanto i batteri fecali sugli strofinacci da cucina.”

Ma l’immunologa Jenna Macciochi, dell’Università del Sussex, ha affermato che anche un ciclo di 60 ° C potrebbe non essere sufficiente per uccidere i batteri.

Ha detto: “Non si può fare affidamento sul 60 ° C per uccidere tutti i batteri, specialmente se la vostra lavatrice raggiunge questa temperatura solo per un breve periodo,  la maggior parte non mantiene questa temperatura per l’intero ciclo”

Se non sei d’accordo nel dover lavare la biancheria intima a una temperatura superiore ai 60° perchè pensi che possa rovinarsi o se sei preoccupato per il costo in bolletta di ciascun lavaggio ad alte temperature che consuma più energia, il dott. Ackerley ha suggerito di aggiungere un disinfettante per il bucato.

Se al bucato a bassa temperatura si aggiunge un disinfettante anti batterico e anti fungino, si può avere certezza che i capi saranno igienizzati.

Ma la dottoressa Ackerley ha affermato che non dobbiamo preoccuparci troppo – in effetti, dice “probabilmente laviamo troppo i nostri vestiti”.

Ha aggiunto: “Non morirai perché hai un reggiseno sporco o una maglietta sporca o un maglione sporco”.

Non ci sono regole rigide che suggeriscono quanto spesso lavare i vestiti, ma sicuramente ci sono consigli che vanno presi in considerazione.

Il dott. Ackerley suggerisce ad esempio che i jeans dovrebbero essere lavati dopo quattro o cinque volte che sono stati indossati, per evitare di danneggiarli o rovinarli.

Anche il  reggiseno ha bisogno di essere lavato dopo due o tre volte che lo abbiamo indossato.

Il tuo pigiama deve essere lavato due volte a settimana, perdiamo della pelle morta sudando  di notte pertanto i pigiami sono un terreno fertile per i batteri.

I collant dovrebbero essere lavati ogni giorno perché “lieviti e batteri si riproducono in nylon che può causare acne, irritazione della pelle, infezioni urinarie e fungine”, ha affermato il dott. Ackerley.

Come per gli altri articoli per la casa, le lenzuola devono essere lavate una volta alla settimana e i cuscini due volte all’anno.

Gli strofinacci devono essere cambiati ogni giorno in quanto sono un “focolaio di germi e comportano un rischio di intossicazione alimentare se si cucina carne o pesce, quindi lavare a 60 ° C”.

Gli asciugamani da bagno devono essere lavati dopo alcuni usi e appesi ad asciugare per fermare la decomposizione batterica.