<h6><em>Nadia Toffa ha ricevuto l&#8217;ultimo saluto dalle sue 100 Iene e da colui che l&#8217;ha aiutata nel momento del bisogno, lontani dalla stampa, facendo del bene nel silenzio: Silvio Berlusconi.</em></h6>
<p><img class="alignnone wp-image-8529 size-large" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/10/toffa-berlusconi-1024x538.jpg" alt="" width="800" height="420" /></p>
<p>Martedì 1 Ottobre le 100 iene hanno dato l&#8217;ultimo addio a <strong>Nadia Toffa</strong>, attraverso un caldo messaggio che spezza il cuore. Sarà sempre ricordata dai suoi colleghi e da tutti coloro che hanno condiviso con lei i momenti più bui. C’è una storia che<strong> Nadia Toffa</strong> non aveva mai raccontato, ed quella che la lega a <strong>Silvio Berlusconi</strong>.</p>
<h6><strong>Silvio Berlusconi e il bene fatto in silenzio</strong></h6>
<p>Il leader di Forza Italia ha dal primo momento aiutato l&#8217;ex Iena dal momento in cui sono iniziate le prime avvisaglie della malattia; era il lontano 2017 quando Nadia ebbe un grave malore mentre rientrava in albergo, episodio dopo il quale ha scoperto di essere malata.</p>
<p>Fu in quell&#8217;occasione che <strong>Berlusconi</strong> mise a sua disposizione un elicottero per trasportarla da <strong>Trieste al San Raffaele</strong> e ricevere la sua stanza personale nella struttura ospedaliera, protetta dai giornalisti, paparazzi e altre scocciature che fanno poco piacere.</p>
<p>Le parole colme di gratitudine di Nadia Toffa, da sempre e anche ripetute prima di morire sono state: “<em>Berlusconi io non l’ho mai conosciuto. Ha agito da lontano, in silenzio per me. Non è mio amico però diciamo che provo molta gratitudine per lui, perché lui è la persona che ha fatto partire l’elicottero da Trieste (elicottero personale che usa per spostarsi e a cui nessuno accede oltre che li) quando sono stata male il 2 dicembre e mi ha fatto arrivare al San Raffaele. In azienda, tutti continuano a riportarmi che lui chiede di me, vuole sapere come sto, è sinceramente preoccupato per me, umanamente preoccupato</em>”.</p>
<p>E conclude: “<em>Mi piacerebbe ringraziarlo, innanzitutto, e poi conoscerlo. Avrei delle curiosità da chiedergli. Cosa gli chiederei? Gli direi così: ‘Io non l’ho mai votata, non l’ho mai incontrata, non sono la miglior conduttrice di Mediaset, perché ci tiene così tanto a me? Perché mi ha voluto bene tanto da mandarmi l’elicottero da Trieste al San Raffaele? Mi aveva anche telefonato, mi sembrava il suo imitatore</em>”.<strong> </strong></p>
<p>Come Davide Parenti ha confermato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, <strong>Silvio Berlusconi</strong> ha una stanza all’<strong>ospedale San Raffaele</strong>, personale, di sua proprietà, e non ha esitato a metterla a disposizione di Nadia Toffa: “<em>Siamo profondamente grati al nostro editore. La sua stanza fissa, riservata al San Raffaele, l’ha messa a disposizione di Nadia, ha sempre chiesto sue notizie, ha fatto il possibile per lei. Le telefonava e commentava le puntate. Le diceva: ‘Quando non ci sei tu, quelle tre cornacchie…</em>”.</p>
<p>Ormai Nadia non avrà più modo di ringraziarlo o chiedergli come mai l&#8217;avesse aiutata più del dovuto, non potrà ricevere più le risposte a quelle domande che si era posta. Sicuramente <strong>Silvio Berlusconi</strong> ricorderà però di aver fatto del bene a una donna che in realtà era una persona qualunque per lui, e quello che gli fa onore è che ha fatto tutto in silenzio, senza appendere nessuna medaglia alla giacca.</p>
<blockquote><p>&#8220;<em>Il bene si fa in silenzio, tutto il resto è palcoscenico.</em>&#8221; (Paolo Marcato)</p></blockquote>