<p><img class="alignnone wp-image-3603 size-large" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/08/Franco-Berrino-1024x586.jpg" alt="" width="800" height="458" /></p>
<p>Intervistato dal <em>Corriere della Sera</em>, <strong>Franco Berrino</strong>, medico epidemiologo, collaboratore presso l’istituto nazionale di tumori di Milano, ora 75enne, ci spiega che la società ci vuole tristi, ammalati, convincendoci a mangiare del cibo che in realtà è solo superfluo e che arricchisce e aumenta il PIL, vero motivo per cui la società ci convince a mangiare sempre più cibi meno salutari.</p>
<p><strong>Promuovendo una corretta alimentazione</strong>, <strong>caratterizzata da pochi eccessi</strong>, per tener lontano quanto possibile le malattie e vivere più a lungo, ci da consigli per essere sempre felici e sorridenti anche rinunciando ad eccessi che possono anche riguardare i beni materiali (abbigliamento, gioielli…).</p>
<p>Mentre sta per lanciare il suo nuovo libro “La via della leggerezza”, ci da dei consigli molto utili ai microfoni del giornalista del Corriere della sera.</p>
<h6><strong>La preziosa intervista del medico del benessere</strong></h6>
<p>Quando alla domanda gli viene chiesto cosa significa “essere leggeri” risponde:</p>
<p>“<em>Ha a che fare con la felicità. Essere leggeri significa essere felici. E anche un po&#8217; rivoluzionari. Perché la nostra società, quella occidentale e ricca, ha bisogno delle insicurezze e del malcontento delle persone per sostenere il proprio sistema economico.”</em></p>
<p>Prosegue poi nel suo discorso facendo chiarezza tra il legame che c’è tra società, consumo, felicità e infelicità.</p>
<p>“<em>Ci nutriamo di cibi di cui non abbiamo bisogno, acquistiamo beni di cui non abbiamo bisogno, prendiamo farmaci di cui spesso non abbiamo bisogno. E lo facciamo perché vi siamo indotti dalla pubblicità, dalla comunicazione, da una politica che ritiene che l&#8217;economia possa funzionare solo rilanciando i consumi. Chi è felice non consuma. Chi è leggero non ha bisogno di cercare altrove gratificazioni che non trova nella sua vita.”</em></p>
<p>Il medico, inoltre, lancia una frecciatina molto pungente sul consumo eccessivo di cibo che oltre a danneggiare il corpo, non fa altro che arricchire i potenti delle industrie alimentari.</p>
<p>“<em>Siamo i figli delle carestie ma senza più carestie e svolgiamo attività sempre meno faticose che richiedono meno dispendio di energia. Però continuiamo ad accumulare riserve. Oggi però non c&#8217;è ragione di eccedere nel cibo. Occorre raggiungere la consapevolezza di non avere bisogno di consumare, a dispetto dell&#8217;economia.”</em></p>
<p>Prosegue parlando sul servizio sanitario:</p>
<p>“<em>Le malattie danno un gran contributo alla crescita del Pil. Più ci ammaliamo più c&#8217;è lavoro per medici, ospedali, aziende farmaceutiche, produttori di strumenti sanitari e il resto dell&#8217;indotto.”</em></p>
<p>Regala infine i suoi importanti consigli per mangiar bene e vivere felici</p>
<p>“<em>Basta riscoprire la vera dieta mediterranea: cereali integrali, noci, nocciole, mandorle, tanta verdura, frutta, pesce, limitare la carne, soprattutto quella rossa o lavorata, e non aggiungere zuccheri. L&#8217;attività fisica? Non serve molto, basta tenersi in attività tutti i giorni. Camminare nel verde o in un bosco ha anche un effetto antidepressivo.”</em></p>