<h6><em>Come il sale, anche lo zucchero può essere nocivo per la nostra salute e se smettiamo di mangiare cibi ad alto contenuto zuccherino il nostro corpo e il nostro cervello si trasformano</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-23544" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/07/iStock-949507388-iStock-92376512.jpg" alt="" width="770" height="404" /></p>
<p>Generalmente eliminare intere categorie nutritive dal nostro regime alimentare non è mai una scelta corretta, ma per gli zuccheri il discorso è un po’ diverso poiché secondo gli esperti sono la principale causa del diabete di tipo 2, dell’obesità e dell’insorgere di malattie cardiovascolari.</p>
<p>In sé per sé lo zucchero più nocivo per la salute è quello raffinato, non quello già contenuto negli alimenti che ci dà la carica giusta per affrontare la nostra giornata, ma se ne assumiamo troppo il corpo e il cervello ne risentiranno parecchio.</p>
<p>Il picco glicemico dovuto ad un eccesso di insulina nel corpo ci fa sentire più stanchi e fa sforzare il pancreas; una limitata quantità di zuccheri fa lavorare meglio il cuore, tiene a bada la pressione arteriosa e il colesterolo, inoltre il fegato viene protetto dal rischio di aumento delle transaminasi: è stato appurato, infatti, che proprio come l’alcool, lo zucchero può essere tossico sul fegato e i danni epatici (come il fegato grasso) salgono addirittura fino al 61% nelle persone che consumano grandi quantità di zucchero.</p>
<h6><strong>Cosa succede se smettiamo di mangiare zuccheri? Anche la pelle risulta più giovane</strong></h6>
<p>Lo zucchero, inoltre, dà dipendenza e agisce come una droga sul nostro cervello, perché similmente alle sostanze stupefacenti, rilascia dopamina che genera una sensazione di piacere nel nostro organismo.</p>
<p>Inoltre se smettiamo di mangiare zuccheri, oltre a risultare più fertili, la nostra pelle trarrà grande giovamento: la formazione di collagene non viene ostacolata e non andiamo incontro ad un processo chiamato “glicazione” che porta all’ossidazione delle cellule epidermiche.</p>
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