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<h6><em>Fra poco arriverà il periodo in cui si dovrà effettuare il 730 e molti di voi si muniranno di scontrini e fatture per scaricare l&#8217;importo dei farmaci o dei costi sostenuti per effettuare visite specialistiche ed esami. Molti lettori però si sono chiesti se, con la nuova legge di bilancio, sarà necessario pagare con carta di credito o bancomat per aver diritto al rimborso dei farmaci. </em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-14654" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/01/iStock-920209658.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Facciamo chiarezza.</p>
<h6><strong>Legge di Bilancio e spese detraibili dal 730</strong></h6>
<p>Anche se dal 1°Gennaio è entrata in vigore la Legge di Bilancio, che ha portato numerose modifiche, le detrazioni Irpef che si potranno avere sull&#8217;730 e che provengono dai farmaci, non subiranno alcuna modifica.</p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-14655" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/01/iStock-1135514745.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Un consulente del Caf ha pertanto specificato: &#8220;<em>La manovra di bilancio 2020 stabilisce che per poter fruire delle detrazioni Irpef del 19% per oneri fiscalmente rilevanti, diventa obbligatorio utilizzare sistemi di pagamento tracciabili. Il vincolo però delle spese con modalità tracciabili – tipo carte di credito/bancomat/bonifici o assegni ecc – non varrà né per i farmaci, né per i dispositivi medici, né per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da quelle private accreditate al Servizio sanitario nazionale. </em></p>
<p><em>Quindi in sostanza per le spese mediche si potrà continuare a pagare in contanti. Discorso diverso se mi rivolgo per una cura a una struttura privata che però non è accreditata al Ssn, il Servizio sanitario nazionale: in questo caso per portare in detrazione le spese sostenute sono vincolato a pagare con carte, assegni, comunque non in contanti&#8221;.</em></p>