<p><img class="alignnone size-full wp-image-28852" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/11/HW-Babies-david-deutchman-e1517364048581-1024x640-580x363-1-1.jpg" alt="" width="1199" height="639" /></p>
<p><strong>David Deutchman</strong>, era un vero supereroe: era un ex imprenditore di 86 anni, in pensione, che aveva deciso di dedicare il suo tempo a cullare i bambini prematuri di Atalanta, nello Stato USA della Georgia, ricoverati in terapia intensiva. In un’intervista aveva detto: &#8220;<em>Molte persone mi chiedevano ‘Perché lo fai?’. Semplicemente alcuni non capiscono il tipo di beneficio che può darti tenere semplicemente in braccio un bimbo…”.</em></p>
<h6><strong>Addio ad un nonno davvero speciale</strong></h6>
<p>David Deutchman era conosciuto come il &#8220;<em>nonno della terapia intensiva</em>&#8220;. Per circa 15 anni ha trascorso le sue ore libere nella terapia intensiva neonatale, ad Atlanta, nello stato della Georgia, per cullare i neonati nati prematuri e che hanno bisogno di amore e calore umano per crescere.</p>
<p>L&#8217;uomo è deceduto la settimana scorsa all&#8217;età di 86 anni, a causa di un tumore al pancreas, metastatico al quarto stadio.</p>
<p>Sono stati tantissimi i medici e i genitori che hanno ricordato la grandiosità di quest&#8217;uomo dall&#8217;animo puro, che ha amato i piccoli neonati e curato con tanto amore.</p>
<p>Almeno due volte a settimana coccolava i bambini i cui familiari per svariati motivi non potevano essere con loro. L’anziano non riceveva una vera e propria retribuzione in denaro, ma genitori e personale ospedaliero hanno sempre considerato inestimabile il suo contributo. <em>&#8220;Il volontariato ha assolutamente arricchito la sua vita”</em> ha detto la figlia di David, Susan Lilly. “<em>Ha avuto una carriera imprenditoriale di grande successo; non l&#8217;ho mai sentito parlare con di ciò che aveva fatto durante i suoi 41 anni con l&#8217;azienda come quando descriveva con apprezzamento e amore per il suo coinvolgimento con le persone in ospedale”.</em></p>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-28853" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/11/PRI_172869754-300x225-1.jpg" alt="" width="800" height="600" /></p>
<p>David era amato da tutti per la sua storia di grande eroe: ritratto con in braccio un neonato di 28 settimane, poco più grande di un mano, nato prematuro, la sua foto ha fatto il giro del mondo, scuotendo l&#8217;animo anche dei più duri.</p>
<p>Da lì erano arrivate diverse interviste alle emittenti televisive americane, come quella ad 11 Alive: &#8220;<em>Alcuni dei miei amici mi chiedono cosa faccio qui. E io dico: ‘Beh, tengo in braccio i bambini’. Mi vomitano addosso, mi fanno la pipì addosso e loro dicono: ‘Perché lo fai?&#8217;. Alcune persone semplicemente non capiscono il tipo di beneficio che può darti tenere semplicemente in braccio un bambino come questo”.</em></p>
<p>David ha dovuto rinunciare alle coccole per i neonati, solo quando è arrivata la sua diagnosi di tumore. &#8220;<em>Nessuno di noi se lo aspettava</em>&#8220;, ha detto Susan a Today. &#8220;<em>Ha chiarito a tutti i suoi cari e anche ai suoi amici che si sentiva grato di aver vissuto una vita piena e ricca</em>”. Il Children&#8217;s Healthcare di Atlanta ha organizzato una parata automobilistica in onore di David e la sua famiglia prima che morisse, condividendo il video su Facebook con la didascalia: ‘<em>Per onorare questa leggenda dell&#8217;ospedale, che ha trascorso quasi 15 anni a prendersi cura dei più piccoli nei nostri reparti di terapia intensiva”.</em></p>