Attualità

È morto Beppe Bigazzi, l’esperto di cucina della ‘Prova del cuoco’, il giornalista e gastronomo che parlò della ricetta del “gatto in umido”

<h6><em>Addio al giornalista e gastronomo <strong>Giuseppe &&num;8216&semi;Beppe&&num;8217&semi; Bigazzi<&sol;strong>&comma; che viene ricordato da tutti sugli schermi televisivi de La prova del cuoco&comma; che con la sua immancabile ironia&comma; affiancava Antonella Clerici su Rai 1&period; Aveva 86 anni ed era malato da tempo&period;<&sol;em><&sol;h6>&NewLine;<p><amp-facebook data-href&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;facebook&period;com&sol;paolo&period;tizzanini&period;7&sol;posts&sol;10212361847881172" layout&equals;"responsive" width&equals;"600" height&equals;"400"><&sol;amp-facebook><&sol;p>&NewLine;<p>Addio a Beppe Bigazzi&comma; dirigente d&&num;8217&semi;azienda&comma; dirigente pubblico&comma; giornalista e gastronomo italiano&period; La triste notizia giunge da un messaggio Facebook del suo amico più fidato&comma; lo chef <strong>Paolo Tizzanini<&sol;strong>&comma; che ha da molti anni il ristorante <em>L&&num;8217&semi;Acquolina<&sol;em> a Terranuova Bracciolini&comma; il comune in provincia di Arezzo dove Bigazzi era nato il 20 gennaio 1933&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Le parole commosse dall&&num;8217&semi;amico&colon; &&num;8220&semi;<em>A cerimonia avvenuta vi comunico la perdita di un amico fraterno un grande uomo in tutti i sensi<&sol;em>&&num;8220&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;<p><strong>Anche Antonella Clerici&comma; <&sol;strong>tanto amica di Bigazzi&comma; ha postato&comma; per tutti i suoi followers un caldo messaggio di cordoglio per ricordare un uomo che&comma; oltre ad essere un bravissimo giornalista e gastronomo&comma; era una persona da un cuore grande&comma; sempre allegro&comma; pronto a dire qualche parola di troppo o qualche apprezzamento acceso ad Antonella Clerici&comma; per complimentarsi della sua bellezza&period; Antonella saluta su Instagram l&&num;8217&semi;amico &&num;8220&semi;burbero dal cuore tenero&&num;8221&semi;&colon; &&num;8220&semi;<em>Tanti anni insieme&comma; indimenticabili&period; Tutto quello che oggi è di moda tu l&&num;8217&semi;avevi scoperto già negli anni 90&period; Eri avanti in tutto&&num;8221&semi; scrive in un lungo post&comma; e conclude&colon; &&num;8220&semi;Non rimproverare troppo gli angeli se non cucinano con i prodotti giusti&comma; sono imperfetti anche loro<&sol;em>&&num;8220&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Tra i tanti messaggi di cordoglio sui social&comma; molti lo ricordano per la famosa &&num;8220&semi;<strong>ricetta del gatto in umido<&sol;strong>&&num;8221&semi; che gli costò il posto di co-conduttore del programma di cucina di Rai 1&period;<&sol;p>&NewLine;<p><amp-instagram data-shortcode&equals;"B3Zx&fjlig;wHsIG" layout&equals;"responsive" width&equals;"600" height&equals;"600" data-captioned><&sol;amp-instagram><&sol;p>&NewLine;<p><strong>Chi è Beppe Bigazzi&comma; la vita e la cucina<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;<p><b>Giuseppe Bigazzi<&sol;b>&comma; detto <b>Beppe<&sol;b> nasce a Terranuova Bracciolini&comma; il 20 gennaio 1933 –  è stato un dirigente d&&num;8217&semi;azienda&comma; dirigente pubblico&comma; giornalista e gastronomo italiano&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Si laurea nel 1959 presso la facoltà di Scienze politiche dell&&num;8217&semi;Università degli Studi di Firenze con 110&sol;110 e lode e pubblicazione&period; Presta servizio militare dal 1960 al 1961 come ufficiale dell&&num;8217&semi;Aeronautica Militare Italiana a Perdasdefogu&period; Dal 1961 al 1966 lavora presso la Banca d&&num;8217&semi;Italia&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Si avvicina al mondo del giornalismo e dell&&num;8217&semi;editoria già nel 1961 quando è redattore del mensile diretto da Giulio Pastore <i>Il Nuovo Osservatore<&sol;i> e nel 1963 è vicepresidente dell&&num;8217&semi;Idoc&comma; associazione culturale sulle grandi religioni monoteiste&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Nel 1970 viene assunto all&&num;8217&semi;ENI dove lavorerà fino al 1993&comma; anno del pensionamento&comma; e in questi anni inoltre diviene direttore delle relazioni estere dell&&num;8217&semi;ENI&period;<&sol;p>&NewLine;<p>In televisione cura dal 1995 al 2000 la rubrica &&num;8220&semi;La borsa della spesa&&num;8221&semi; all&&num;8217&semi;interno del programma <i>Unomattina<&sol;i> su Rai 1 e dal 2000 è co-conduttore de <i>La prova del cuoco<&sol;i> insieme ad Antonella Clerici&comma; sempre sullo stesso canale&period; In seguito&comma; è passato a Sky&comma; canale Alice&comma; dove è stato co-conduttore del programma <i>Bischeri e bischerate<&sol;i>&period; Il 28 febbraio 2013 fa il suo ritorno alla <i>La prova del cuoco<&sol;i> e dal settembre dello stesso anno torna a far parte del cast fisso del programma culinario di Rai 1&period;<&sol;p>&NewLine;<h6><strong>La ricetta del  gatto in umido che le costò la carriera in Rai<&sol;strong><&sol;h6>&NewLine;<p>Da sempre co-conduttore al fianco de La prova del cuoco&comma; Bigazzi fu il protagonista di una vera e propria bufera  nei suoi confronti&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Il presentatore&comma; nella puntata dell&&num;8217&semi;11 febbraio&comma; giorno di Giovedì grasso&comma; aveva citato un proverbio toscano che dice &&num;8220&semi;<i>a Berlingaccio chi non ha ciccia ammazza il gatto<&sol;i>&&num;8221&semi; che significa letteralmente &&num;8220&semi;il giovedì grasso chi non ha più carne da mangiare si ciba del gatto&comma; ma non solo&period;<&sol;p>&NewLine;<p>Una collaborazione con Rai andata avanti per anni fino al 14 febbraio del 2010 quando Bigazzi è stato sospeso per aver parlato di una ricetta del &&num;8220&semi;<strong>gatto in umido<&sol;strong>&&num;8220&semi;&period; Ricordando quando &&num;8220&semi;<strong>lo si teneva per tre giorni nell&&num;8217&semi;acqua del torrente<&sol;strong>&&num;8221&semi; per preparare al meglio &&num;8220&semi;le sue carnine bianche&&num;8221&semi;&period; Inevitabili le proteste&comma; esplose anche sul web&comma; di tutto il mondo animalista&period; Fino alla sospensione di Beppe Bigazzi&comma; annunciata nel corso della puntata &period;<&sol;p>&NewLine;<p><strong>Cristina Morelli<&sol;strong>&comma; responsabile Diritti dei Verdi&comma; dichiarava&colon;&&num;8221&semi;<em>Dobbiamo ricordargli<&sol;em> &&num;8211&semi; ha spiegato Morelli &&num;8211&semi; <em>che i gatti&comma; come tutti gli altri animali d&&num;8217&semi;affezione&comma; sono tutelati dalla legge 281 del 1991 che nell&&num;8217&semi;articolo 1 comma 1 recita&colon; &&num;8216&semi;Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione&comma; condanna gli atti di crudeltà contro di essi&comma; i maltrattamenti e il loro abbandono&comma; al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l&&num;8217&semi;ambiente<&sol;em>&&num;8220&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;<p>In seguito alle polemiche suscitate dal caso&comma; lo stesso Bigazzi spiegò&colon; &&num;8220&semi;<em>Negli anni 30 e 40 come tutti gli abitanti del Valdarno a febbraio si mangiava il gatto al posto del coniglio&comma; così come c&&num;8217&semi;era chi mangiava il pollo e chi non avendo niente andava a caccia di funghi e tartufi non ancora cibi di lusso&period; Del resto liguri e vicentini facevano altrettanto e i proverbi ce lo ricordano&period; Questo non vuol dire mangiare oggi la carne di gatto&comma; ho solo rievocato usanze&&num;8221&semi;&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;<p><amp-youtube data-videoid&equals;"&lowbar;YJkMhzHLhQ" layout&equals;"responsive" width&equals;"1000" height&equals;"563"><&sol;amp-youtube><&sol;p>&NewLine;<p>&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;