<h6><em>Nuove notizie giungono dal fronte diabete: ideato e in fase sperimentale, un nuovo farmaco che oltre alla sua funzione primaria, cioè abbassare lo zucchero nel sangue, è in grado anche di migliorare e aumentare la densità ossea e muscolare e induce il dimagrimento.</em></h6>
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<p>Arrivano nuove notizie da uno studio pre-clinico condotto da Mark Febbraio della Monash University in Australia e pubblicato sulla rivista <em>Nature.</em></p>
<p>Un farmaco in fase di sperimentazione contro il<strong> diabete</strong>, <strong>ad azione multipla</strong>, <strong>riduce la glicemia</strong> (zucchero nel sangue) senza effetti avversi su ossa e muscoli, <strong>inducendo il dimagrimento</strong> (con perdita solo di massa grassa) e <strong>migliorando la densità ossea.</strong><br />
Secondo le ultime statistiche, sono 370 milioni gli uomini e donne nel mondo che sono affetti da diabete di tipo 2, e si stima che possa raddoppiare entro il 2030 aggravata dal numero sempre più alto di sovrappeso o obesità.</p>
<h6><strong>Nuove speranze per i malati di diabete</strong></h6>
<p>Il nuovo farmaco con recettore <strong>gp13</strong>, avrà la caratteristica di agire in modo positivi su ossa, muscoli e metabolismo.</p>
<p><img class="alignnone wp-image-8889 size-full" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/10/iStock-1097520768.jpg" alt="" width="700" height="499" /></p>
<p>Per testare il farmaco, i ricercatori hanno iniettato IC7Fc in topi con il diabete, e immediatamente questi animali hanno avuto effetti d&#8217;impatto: la <strong>glicemia si è abbassata</strong> velocemente, e <strong>hanno iniziato a mangiare meno e a dimagrire</strong>, <strong>perdendo</strong> però solo <strong>massa grassa</strong> e non massa muscolare. Inoltre il farmaco ha favorito l&#8217;<strong>incremento della densità ossea.</strong></p>
<p>Quale sarebbe quindi la vera novità? a differenza del farmaco maggiormente prescritto attualmente, ovvero la<strong> metformina</strong>, IC7Fc stimolerebbe il dimagrimento poi ridurrebbe la massa grassa e non quella muscolare e incrementerebbe la densità ossea, fattore di vantaggio per i pazienti anziani che a causa della vecchiaia, tendono ad avere osteoporosi.</p>
<p>Questi studi, attualmente sperimentali, offrono nuove speranze per concretizzare la commercializzazione di un farmaco che rappresenterebbe una vera rivoluzione.</p>
<p>A darci conferma di questo nuovo studio vi è <strong>Francesco Purrello,</strong> dell&#8217;Università di Catania e presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) che all&#8217;ANSA riferisce: &#8220;<em>I risultati di questo studio preclinico sono estremamente interessanti</em>. <em>La ricerca scientifica in ambito diabetologico è molto attiva e promettente. Questa molecola spicca per le azioni molteplici su diversi tessuti che hanno un ruolo essenziale nello sviluppo del diabete e delle sue complicanze.</em> <em>Appartiene alla famiglia denominata &#8220;multitasking&#8221; e sembra agire sulla insulina-resistenza a livello del muscolo e del tessuto adiposo, ma anche del fegato&#8221;.</em></p>
<p>&#8220;<em>Contemporaneamente</em> &#8211; afferma il diabetologo &#8211; <em>agisce anche sul rilascio (secrezione) di insulina e glucagone (i due principali ormoni che regolano la glicemia). In particolare, quest&#8217;ultimo effetto protegge da indesiderate crisi ipoglicemiche (ovvero quando la concentrazione di zucchero nel sangue scende troppo). Aspettiamo con ansia e curiosità l&#8217;avvio delle sperimentazioni cliniche&#8221;.</em></p>