<p><img class="alignnone size-full wp-image-21518" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/06/le-foche.jpg" alt="" width="900" height="492" /></p>
<p>In questo periodo il <b>coronavirus non è scomparso</b>, ma circola in maniera latente. Questo avviene principalmente sia per le misure intraprese dal governo e da ognuno di noi, sia per <b>maggiore consapevolezza di come curare i pazienti</b>, sia per l&#8217;estate che ci dà una mano, visto che le persone stanno molto di più all&#8217;aria aperta, con le <b>goccioline di saliva che evaporano</b> molto più in fretta sotto i raggi del sole.</p>
<p>Ma attenzione, come riportato anche dal <b><a href="https://www.corriere.it/politica/20_maggio_31/foche-coronavirus-seconda-ondata-dicembre-ma-meno-feroce-637cea26-a29e-11ea-bc2b-bdd292787b00.shtml" target="_self" rel="noopener noreferrer">Corriere della Sera</a></b> nella sua edizione on-line, <b>secondo Francesco Le Foche, primario di immuno-infettivologia al day hospital del Policlinico Umberto I di Roma, </b>ci sarà una <b>seconda ondata di contagi da Coronavirus ed </b>praticamente sicura.<br />
Ovviamente non si può dire con assoluta certezza <b>quando </b>sarà, ma secondo il medico <b>da dicembre in poi</b>, col freddo e con le persone spesso in ambienti chiusi, il <b>COVID-19 potrebbe rialzare la testa.</b></p>
<p>Diversi virologi sono ormai abbastanza certi che con l&#8217;arrivo dell&#8217;estate i contagi calino ulteriormente, poiché il <b>coronavirus </b>dovrebbe seguire l<b>&#8216;andamento dei virus respiratori</b>, mentre tra settembre e ottobre potrebbero<b> aumentare leggermente</b> e impennarsi dopo dicembre, esattamente come succede con una normale influenza <i>(che ricordiamo essere una malattia non trascurabile, in quando può portare a serie conseguenze in alcune tipologie di pazienti)</i>.</p>
<p>Attenzione però a non avere <b>atteggiamenti troppo allarmistici</b>: gli stessi scienziati sono infatti sicuri che nel prossimo inverno saremo <b>molto più preparati </b>rispetto alla terribile ondata di marzo e aprile, quindi anche se il coronavirus dovesse aumentare di molto la sua diffusione, gli <b>atteggiamenti delle persone, il tracciamento dei malati</b> e i reparti ospedalieri saranno di certo molto più efficienti rispetto a qualche mese fa, quando il COVID-19 ci prese completamente alla sprovvista.</p>
<p>Ricordiamo, tuttavia, che finché che non ci sarà un vaccino contro il CCoronavirus, alcuni atteggiamenti un tempo normalissimi non potranno essere come prima: per esempio i <b>concerti, lo stadio, le resse al ristorante e la calca nei mezzi pubblici</b>.</p>