<h6><em>“Pensavamo non ce la facesse, abbiamo temuto il peggio”, dice il nipote della “nonna di ferro” che è riuscita a sconfiggere il Coronavirus in appena una settimana.</em></h6>
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<p>A quasi 82 anni ha sconfitto il Coronavirus in appena una settimana. Questa una delle notizie più positive degli ultimi giorni, specialmente se relazionata all&#8217;alto tasso di mortalità che l&#8217;infezione porta nelle persone anziane una volta colpite. Eppure Armanda Bottini Campolunghi, questo il suo nome, si è guadagnata l&#8217;appellativo di &#8220;nonna di ferro&#8221; dai medici che l&#8217;hanno curata al Policlinico San Matteo di Pavia.</p>
<h6><strong>Il nipote: Pensavamo non ce la facesse</strong></h6>
<p>La donna si era sentita male mentre era a cena insieme ai parenti che immediatamente hanno optato per il ricovero, considerato che l&#8217;anziana signora stava recuperando dopo una lunga riabilitazione per una frattura al femore ed è affetta da diabete di tipo 2. Trasportata da Borghetto Lodigiano al nosocomio di Pavia, aveva accusato sintomi influenzali quali una leggera febbre e senso di nausea e vomito. Il tampone aveva accertato la presenza del virus nel suo organismo. &#8220;Quando l&#8217;abbiamo saputo, abbiamo pensato al peggio. Pensavamo che per lei sarebbe stato impossibile farcela&#8221;, rivela il nipote della signora Armanda, Mattia, 23 anni, al &#8220;Giorno&#8221;.</p>
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<h6><strong>Coronavirus sconfitto in una settimana</strong></h6>
<p>Invece, la &#8220;nonna di ferro&#8221; ha sorpreso tutti e nel giro di una settimana è riuscita a negativizzarsi. &#8220;Mia nonna ha reagito alle cure – continua il nipote – nel migliore dei modi e con forza. Con una determinazione riconosciuta anche dai medici&#8221;. A breve la signora Armanda potrà fare ritorno a casa, cosa che sarebbe già dovuta accadere se non fosse che il mezzo adibito al suo trasporto non fosse disponibile. Per il suo trasferimento domiciliare serve infatti un&#8217;ambulanza protetta. A casa l&#8217;aspetta la sua famiglia: &#8220;Ci occuperemo noi della sua convalescenza&#8221;, assicura Mattia.</p>