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Briatore replica a Galli: “Non si muore solo di virus. Si può morire anche di fame”

Lite televisiva tra il Professor Galli e l’imprenditore Flavio Briatore. La lotta alla pandemia crea spesso diverbi a causa di diversi modo di pensare: c’è chi chiuderebbe il paese per tenere sotto controllo la curva di crescita del virus e c’è chi lascerebbe libera l’Italia di riprendersi da questa violenta crisi economica. Ospedali al collasso e cittadini in aumento che toccano la soglia della povertà. Il duro scontro tra Briatore e il dott. Sacco fa emergere la doppia faccia della medaglia.

Briatore attacca Galli

L’imprenditore replica alle recenti dichiarazioni del professor Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.

Quello che ha detto Galli è totalmente inaccettabile. Galli dovrebbe andare in giro a vedere cosa succede fuori dagli ospedali, non si muore solo di virus. Si muore anche di altre malattie che non hanno curato”. A parlare è Flavio Briatore, replicando al professor Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, nel corso della puntata di Dritto e Rovescio, in onda ieri sera su Rete4.

Durante il programma sono state alcune dichiarazioni del professor Galli risalenti ai giorni scorsi: “Non vedo morti di fame per le strade ma morti di malattia negli ospedali”. Le parole dell’imprenditore: “Ci sono 630 morti al giorno per patologie vascolari, 450 persone al giorno muoiono di tumore. Le persone non si possono curare, ci sono malati di Serie A e di Serie B. Il virus è di Serie A. Vorrei che il professor Galli andasse in giro per Milano a vedere i ristoranti e i bar, la gente è distrutta”.

Un imprenditore non può sempre vivere con l’ansia: investe, spende e poi cambiano le carte in tavola. L’ansia distrugge i piccoli imprenditori. Ieri ero a Milano, non c’era nessuno in strada. Ma quanto si può resistere così? Galli dice che non si muore di fame. Si può morire di fame”, ha aggiunto Briatore.