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<p><img class="alignnone size-full wp-image-4242" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2019/08/iStock-898679296.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Circa 2,2 miliardi di persone nel mondo vivono nella povertà e oltre a non aver cibo, non dispongono di servizi sicuri di acqua potabile: ciò significa che per dissetarsi, spesso utilizzano acqua ricca di batteri e dannosi per la salute.</p>
<p>Finalmente arriva una notizia che ci farà molto piacere e che renderà la vita dignitosa anche a queste persone: è nato un impianto solare in grado di trasformare l&#8217;acqua salata degli oceani in acqua da bere. La risposta sembra essere in una città situata in Kenya, vicino al confine con la Somalia.</p>
<p><strong>Già possono molti abitanti vantarsi </strong>di un migliorato stile di vita degli abitanti della città di Kiunga.</p>
<h6><strong>Acqua potabile per tutti che verrà dagli oceani</strong></h6>
<p>Una persona su tre nel mondo non ha accesso all&#8217;acqua potabile, secondo un’indagine dell&#8217;UNICEF e dell&#8217;Organizzazione mondiale della sanità presentato meno di due mesi fa. La è di gran lunga più grave nell&#8217;Africa sub-sahariana ed è per questo che quest&#8217;area è stata scelta per mettere in funzione dallo scorso anno il primo impianto solare che trasforma l&#8217;acqua salata dell&#8217;Oceano Indiano in acqua pulita.</p>
<p>Kiunga è il nome della città di pescatori in cui il progetto sta funzionando con successo e la loro felicità contamina tutti.</p>
<p>Fino a poco tempo fa, l&#8217;unica fonte che avevano a disposizione proveniva dal pozzo, nello stesso canale usato dagli animali per fare il bagno, e quindi con contaminanti e parassiti che possono causare malattie come l&#8217;Escherichia coli e persino la morte.</p>
<p>Prima dell&#8217;implementazione di questa tecnologia, erano obbligati a bere, fare il bagno e lavare le loro cose con quell&#8217;acqua sporca e salata. “Cerano ragazzi all&#8217;interno della comunità con cicatrici sullo stomaco o sulle ginocchia a causa della quantità di sale all&#8217;interno delle ferite. Stavano avvelenando le proprie famiglie con acqua”, le parole dell’intervistato.</p>
<p>In questo contesto, la ONG, che ha già istallato pannelli solari in oltre 2.500 scuole, aziende e servizi di emergenza in 17 paesi, sta raccogliendo fondi per finanziare la costruzione di altri &#8220;parchi acquatici solari&#8221; che migliorano la salute della popolazione e riattivare l&#8217;economia delle aree devastate dalla siccità.</p>
<p>Ci auguriamo che i finanziamenti possano coprire le spese necessarie per coprire molte più zone e che questa gente possa dissetarsi senza paura di morire.</p>