<p> ;</p>
<h6><em>Soffri di ansia ed attacchi di panico, che ti creano disagio e compromettono la tua vita quotidiana? Arriva l&#8217;invalidità e assegno INPS per queste patologie psichiatriche, fin ora non riconosciute.</em></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-13754" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/01/iStock-990398040.jpg" alt="" width="725" height="482" /></p>
<p>Molto spesso, le <strong>malattie psichiatriche</strong> sono sottovalutate, sia in ambito lavorativo e sia in ambito sociale. Per questo motivo, fino ad alcuni mesi fa, ansia e attacchi di panico, non rientravano nell&#8217;elenco delle malattie che avevano <strong>diritto all&#8217;invalidità</strong>.</p>
<p>In realtà, chi soffre di questi disturbi, avverte senso di malessere sia psichico e sia fisico e la qualità della vita ne è compromessa da questi disturbi. Si ha difficoltà ad avere una vita tranquilla, a svolgere un lavoro in totale serenità e si diventa spesso inefficienti ed inadatti a svolgere alcuni mansioni. Questo significa che, <strong>ansia e attacchi di panico</strong>, possono essere invalidanti, alla pari di tutte le altre malattie.</p>
<p>L&#8217;obiettivo della nuova riforma è pertanto quella di riconoscere la depressione, l’ansia e gli attacchi di panico come malattie sociali.</p>
<p>Il disegno di legge, messo a punto dal vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Massimo Mallegni, è stato presentato a Palazzo Madama dalla presidente del gruppo parlamentare azzurro, Anna Maria Bernini.</p>
<h6><strong>Ansia e attacchi di panico sono malattie invalidanti</strong></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-13755" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/01/iStock-1020530252.jpg" alt="" width="724" height="482" /></p>
<p>L<strong>’ansia</strong> può essere definita – senza timore di smentite – una delle principali malattie della società moderna. Sono sempre di più le persone nel mondo che soffrono di ansia e vivono con disagio tale condizione.</p>
<p>Spesso si fa ricorso a farmaci e ansiolitici che aiutano ad alleviare gli attacchi di panico, il senso di oppressione e di soffocamento che si provano quando si è soggetti ad una crisi d’ansia.</p>
<p> ;</p>
<p>Ogni uomo o donna manifesta il suo panico e la sua ansia in modo diverso ma in linea generale, le manifestazioni psicosomatiche possono essere:</p>
<ul>
<li><strong>Sensazione di caldo o freddo improvviso</strong></li>
<li><strong>Senso di oppressione toracica</strong></li>
<li><strong>Sbandamento</strong></li>
<li><strong>Testa confusa</strong></li>
<li><strong>Malessere diffuso</strong></li>
<li><strong>Formicolii</strong></li>
<li><strong>Palpitazioni</strong></li>
<li><strong>Sudorazioni</strong></li>
<li><strong>Cefalea</strong></li>
<li><strong>Sensazione di nodo alla gola</strong></li>
<li><strong>Difficoltà respiratorie</strong></li>
<li><strong>Ipersensibilità alla luce e ai colori</strong></li>
<li><strong>Improvvisa perdita di coscienza</strong></li>
<li><strong>Blocco improvviso delle mani e della lingua</strong></li>
</ul>
<p>Si stima, infatti, che siano almeno 10 milioni gli italiani che hanno vissuto almeno una volta questa esperienza. Il panico non è ansia all’ennesima potenza e neppure una smodata timidezza. Il panico è la paura di avere paura, di perdere il controllo, di non essere capace di uscire da una situazione, timore di morire; esso è un disturbo d’ansia che coinvolge repentinamente e nello stesso momento la sfera fisica, emotiva e cognitiva.</p>
<p>Panico di restare chiusi in ascensore, di guidare da soli, di andare in aereo, di non guarire da una malattia, paura dei luoghi affollati, di perdere qualcosa o qualcuno; tutti pericoli che la mente avverte e il corpo somatizza con diversi sintomi.</p>
<h6><strong>Facciamo chiarezza</strong></h6>
<p><img class="alignnone size-full wp-image-13756" src="https://www.ilmondodelledonne.net/wp-content/uploads/2020/01/iStock-1064027420.jpg" alt="" width="724" height="483" /></p>
<p>Anna Maria Bernini, presidente del gruppo parlamentare afferma: “<em>Vivere con la depressione, gli attacchi di panico o uno stato di ansia è una condizione incompatibile con la vita attiva. Il legislatore deve prendere coscienza di queste situazioni. Il nostro ddl vuole infatti che queste malattie siano riconosciute come malattie sociali&#8221;</em>.</p>
<p>Il primo passo da fare è approvare le direttive e dare la possibilità di garantire un assegno INPS anche a categorie di persone che soffrono di questi disturbi, che rendono la vita invalidante su alcuni aspetti.</p>